Sotto assedio - White House Down

Nell’arco di quest’anno, Sotto Assedio – White House Down, è il secondo film incentrato su un attacco terroristico contro il presidente degli Stati Uniti e la sua famosa residenza. L’altro in questione è Attacco al potere – Olympus Has Fallen. Roland Emmerich è un regista internazionale, produttore e sceneggiatore di fama ormai nota, basti pensare a Independence Day - Il Giorno Della Riscossa, L’Alba del Giorno Dopo, 2012 e il particolarissimo e fuori dal genere proprio del regista, Anonymous, che hanno incassato oltre 3 miliardi di dollari al box-office mondiale. Questa è la seconda volta che torna alla Casa Bianca dopo il successo di Indipendence Day e lui stesso dichiara di essersi chiesto come potesse rimetterci piede ricordando quando fu rasa al suolo dagli alieni nel suddetto film. La particolarità del regista è che sa, perfettamente, come dare a questo genere di film un’impronta esplosiva, catastrofica e di dimensioni immense. In Sotto Assedio, però, sa anche contenerlo e circoscriverlo all’interno di un unico ambiente, ma Emmerich non è soltanto questo, è anche un regista emozionale perché si concentra prima di tutto sulla storia e i legami emotivi che coinvolgono i personaggi. L’agente della polizia di Washington John Cale si vede negato il lavoro dei suoi sogni con i Servizi Segreti per la protezione del Presidente James Sawyer. Non volendo deludere la sua bambina, John la porta a fare una visita alla Casa Bianca, quando l’intero complesso è preso d’assalto da un gruppo armato paramilitare. Con il governo nazionale nel caos e il tempo che scorre inesorabile, ora è Cale che deve salvare il Presidente, il Paese, ma soprattutto sua figlia.
La formula non è certamente originale perché come in tanti altri film del genere siamo di nuovo di fronte a un uomo comune che in circostanze straordinarie deve dimostrare di essere all’altezza della situazione. Un blockbuster di vecchio stampo caratterizzato da buoni sentimenti e battute ironiche che puntalmente arrivano a conclusione di una scena d’azione adrenalinica per spezzare la tensione, ma c’è anche attualità del discorso politico e bellico che fa eco alle odierne vicende e alla reale condizione socio – politica globale.
Da notare che squadra che vince non si cambia e ritroviamo in quest’ultima fatica personalità tecniche e artistiche già presenti in Anonymous, pellicola precedente a questa, ossia: il direttore della fotografia Anna J. Foerster, Harold Kloser (produttore / compositore) e Marc Weigert (co – produttore e supervisore degli effetti visivi).
(Sotto assedio – White House Down); Regia: Roland Emmerich; sceneggiatura: James Vanderbilt; fotografia: Anna J. Foerster, ASC.; montaggio: Adam Wolfe; musica: Thomas Wander e Harald Kloser; interpreti: Channing Tatum (John Cale), Jamie Foxx (Presidente Sawyer), Maggie Gyllenhaal (Carol Finnerty), James Woods (Martin Walker); produzione: Mythology Entertainment / Centropolis Entertainment; distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia; origine: USA, 2013; durata: 130’.
