Il film Capolavoro immenso del cinema di Tarkovskij, Andreij Rubliov viene presentato nella sua prima grande edizione in DVD non nell’edizione integrale russa (tutt’ora recuperabile solo su Amazon), ma in quella da sempre circolante in Italia di 175’. A dire la verità, comunque, l’edizione italiana, per quanto scorciata di una manciata di minuti, non riesce a sminuire la portata epocale di quello che resta un film essenziale della storia del cinema. Attraverso la biografia del grande pittore russo vissuto a cavallo tra 1300 e 1400 (una biografia davvero difficile da ricostruire stante la quasi totale mancanza di fonti storiche sull’argomento), il regista russo compone un affresco di inarrivabile poesia che è, soprattutto, luogo di una complessa riflessione sui valori etici, filosofici e morali dell’Artista di fronte al pubblico e alla Storia. Attraverso un bianco e nero di sconvolgente ricchezza che cede al colore solo nelle inquadrature finali, quando la macchina da presa scopre, con morbidezza di movimenti, la profonda bellezza delle icone del pittore russo, viene messa in scena una vicenda umana esemplare calata con poetica suggestione in un contesto storico ricostruito con amorevole maestria ed immedesimazione. Questo perché, a differenza di tutti gli artisti contemporanei appena citati nei registri ecclesiastici, Rubliov riuscì nell’ardua impresa di incarnare, attraverso le sue opere, lo spirito e i valori dell’epoca in cui visse. Per Tarkovskij il pittore fu qualcosa di più di un artista di genio, egli fu, prima di tutto, l’artista di Mosca, l’unico pittore del tempo ad avere l’alta coscienza morale ed etica di dover rappresentare le idee della sua gente. Ed è tenendo a mente ciò che il regista costruisce questo film caleidoscopico, formato da episodi spesso apparentemente incongrui (il primo esperimento di volo, la costruzione della campana ad opera della comunità, guidata da un ragazzo che dovrebbe conoscere il segreto della fusione), ma poeticamente necessari allo sviluppo della psicologia del personaggio e alla interpretazione delle sue stesse opere pittoriche. Tempi dilatatissimi e un’altissima padronanza del mezzo fanno di questa pellicola uno dei pochi film assolutamente da vedere.

La qualità audio-video

Difficile pretendere di meglio da un film del 1969. Il formato video (uno splendente 2.35:1) è quanto di meglio si possa chiedere per il rispetto della pellicola originale. L’immagine è sempre nitida, il bianco e nero mantiene una notevole profondità con una gamma di grigi ampia ed equilibrata. Il colore, quando subentra, è quanto più possibile adeguato. L’audio rimasterizzato è preferibile al disturbatissimo monofonico italiano accluso. Delle tracce è, comunque, preferibile quella originale per l’ovvio vantaggio del suono in presa diretta.

Extra

Pochi ad essere sinceri e, alcuni, nella spiacevole forma delle schede scritte. Oltre ad un backstage muto molto breve e di valore puramente documentario (Il regista sul set), troviamo una scheda biografica de regista (banale), una filmografia (che per Tarkovskij non è certo uno sforzo notevole dato il numero esiguo delle sue opere) e quattro interessanti approfondimenti sull’opera di Andreij Rubliov e sul periodo storico nel quale l’artista si trovò ad operare (Prologo storico, Museo di Andreij Rubliov, Le campane e Gli affreschi). Certo non ci si poteva aspettare molto di più, stante anche la lunghezza del film, ma a noi sarebbe piaciuto poter vedere una presentazione alla pellicola da parte di qualche critico, oppure uno stralcio di intervista magari non necessariamente riguardante l’opera in visione. Ad ogni modo un DVD da compare al più presto.

(Andreij Rubliov); Regia: Andreij Tarkovskij; Interpreti: A. Solonitzyn, I. Lapikov; Distribuzione DVD: General Video

Formato video: 2.35:1; Audio: Dolby digital 5.1 (italiano e russo) Mono (italiano); Sottotitoli: Italiano.

Extra: 1) Scheda biografica del regista 2) Filmografia 2) Backstage 3) Prologo storico. 4) Museo di Andreij Rubliov. 5) Le campane. 6) Gli affreschi.

[aprile 2003]