Sunshine cleaning
Rose Lorkowski (Amy Adams) al liceo era una cheerleader, ora ha trent’anni ed è una domestica. Ragazza madre di un figlio di otto anni di nome Oscar (Jason Spevack), ha una sorella più giovane, Norah (Emily Blunt), una donna sopra le righe che vive ancora a casa con il padre Joe (Alan Arkin), un uomo anziano alla ricerca di affari folli per guadagnare più denaro. Rose ha un amante, un poliziotto che ha fatto carriera e con il quale aveva avuto una relazione ai tempi del liceo; Norah invece, non riesce a mantenere un lavoro stabile per via del suo caratterino “eccentrico”, né ad avere una relazione duratura con qualche uomo.
La vita non è delle più semplici dunque per le due ragazze orfane di madre sin dall’infanzia. Un giorno però Rose, grazie alla relazione con il poliziotto, e ai problemi scolastici del figlioletto Oscar cacciato dall’ennesimo istituto, decide di trovare un lavoro più redditizio, e si mette in società con la sorella Norah. Le due ragazze mettono in piedi un’agenzia completamente improvvisata che ripulisce le scene dei crimini: la Sunshine Cleaning.
Rose e Norah, agevolate da Winston (Clifton Collins Jr.), commesso di un negozio di prodotti per pulizia, iniziano una nuova avventura con un lavoro che, nonostante sia nauseante e macabro, si rivela un successo.
Un giorno, nel ripulire la casa di una donna il cui cadavere era ormai decomposto, Norah trova le foto di Lynn (Mary Lynn Rajskub), figlia della vittima. Sentendosi in dovere di cercare la donna, Norah riesce a trovarla e a parlare della defunta madre, morta suicida (“fai da te”, come ricorda la ragazza). Attraverso questa conoscenza la ragazza si scopre coinvolta da Lynn, con la quale instaura un ambiguo rapporto di amicizia.
Ma la fortuna non sembra proprio essere dalla parte delle giovani sorelle, le quali, a causa di un incidente sul lavoro in cui prende fuoco la casa di un cliente, sono costrette a lasciare l’attività, ripagare i danni dell’abitazione, e a tornare nella routine di tutti i giorni con debiti, problemi familiari, e ipoteche. Il pubblico però non rimarrà a bocca asciutta, perché le due irrefrenabili ragazze, complici di un padre certamente non arrendevole, sapranno rialzare la testa per l’ennesima, e forse ultima volta.
Storie di amore dunque, di amicizia, di stenti, di affetti mancanti e di voglia di ricominciare una nuova vita: escludendo il macabro pretesto narrativo, Sunshine cleaning non è semplicemente una commedia nera, ma un profondo, delicato e ironico ritratto familiare.
Considerando poi il divertente cast, composto da due promettenti attrici di Hollywood, già viste impegnate in Come d’incanto e Il dubbio (Amy Adams), e Il diavolo veste Prada (Emily Blunt), e l’indimenticabile nonno cocainomane di Little Miss Sunshine (Alain Arkin), prodotto tra l’altro dagli stessi produttori di Sunshine cleaning, e le scelte professionali lontane dal cinema americano mainstream, il film ricorda un ottimo lavoro di cinema indipendente, non costretto a dover sottostare a leggi produttive ferree.
Ironico, riflessivo, bizzarro, Sunshine cleanig colpisce dunque grazie all’interpretazione degli attori, ma anche grazie ad una sceneggiatura che preferisce la via meno scontata e più irriverente a quella delle classiche commedie hollywoodiane.
(Sunshine cleaning); Regia: Cristhine Jeffs; soggetto: Megan Holley; sceneggiatura: Megan Holley; fotografia: John Toon; montaggio: Heather Persons; interpreti: Amy Adams, Emily Blunt, Steve Zahn, Alan Arkin, Mary Lynn Rajskub, Eric Christian Olsen, Clifton Collins Jr., Maddie Corman, Kevin Chapman, Judith Jones, Jason Spevack, Lois Geary, Rebekah Wiggins; produzione: Back Lot Pictures, Big Beach Films, Clean Sweep Productions; distribuzione: Videa-CDE; origine: Usa, 2008; durata:102’