X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



TekFestival 2009 - L’assenza - Doc Italiano

Pubblicato il 14 maggio 2009 da Gaetano Maiorino


TekFestival 2009 - L'assenza - Doc Italiano

Mancano gli uomini a Pagliarelle. Ci sono solo donne e bambini, qualche vecchio pensionato che tira a campare e tanta nostalgia. Il regista Tommaso Vecchio ci porta sui monti della Sila, in una piccola frazione arrampicata su una altura, dove tutti gli adulti maschi sono assenti, costretti a emigrare per trovare lavoro, finiti quasi tutti in miniera, in galleria. È L’assenza, documentario nato durante la ricerca di un tema da proporre per il centenario della CIGL e poi diventato a sua volta opera a sé, meritevole di approfondimento e narrazione. Introdotta da un menestrello che recita versi in calabrese, la storia del paese fantasma, abitato solo da mogli senza mariti, da figli senza padri, si configura come piccolo esempio di una ben più grande realtà, quella della carenza di possibilità lavorative nei piccoli comuni dell’entroterra del sud. Ciò che accade è che i mariti sono costretti a partire per raggiungere i cantieri del nord, quelli dell’alta velocità, lasciando la propria famiglia al paese e tornando un paio di giorni ogni tre settimane, compiendo un assurdo viaggio di sedici ore, paradossale per degli operai della TAV. La conseguenza è che i figli piccoli non riconoscono i padri, che le mogli sono costrette a educare da sole i bambini e che gli uomini si sentono spesso estranei a quel mondo che vivono soltanto d’estate. Ma come Pagliarelle ce ne sono molti altri di luoghi isolati in questo modo. La particolarità di questo paesino è quella di aver tirato su generazioni di minatori, operai che tramandano la loro abilità di padre in figlio senza essere capaci di spezzare la catena a causa di una sorta di ricatto sociale: a chi prova a lasciare il lavoro, viene promessa l’assunzione del proprio figlio, o nipote, e davanti a tale offerta si torna sui propri passi. Una realtà drammatica se si pensa anche alle difficoltà e ai pericoli del lavoro in galleria, ai crolli, agli incidenti, alle mogli che diventano vedove, alle madri che piangono i propri ragazzi. Tommaso Vecchio racconta una storia ignorata e che merita di essere portata alla luce. La tristezza e la rassegnazione si leggono sui volti degli intervistati e non sembrano poter abbandonare quel frammento di montagna rubato alla natura e diventato comunità. Nemmeno il finale proiettato verso una luce abbagliante in fondo al tunnel, riesce a dare speranza. L’insistere sui volti, sulle parole (spesso ridondanti) delle mogli e dei mariti, la mancanza di un vero percorso narrativo, sono però le pecche di questo documentario, la cui idea di partenza è lodevole ma la cui realizzazione risulta tuttavia imperfetta.


CAST & CREDITS

(L’assenza); Regia e sceneggiatura: Tommaso Vecchio; origine: Italia 2008; durata: 34’.


Enregistrer au format PDF