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The Bourne Legacy

Pubblicato il 7 settembre 2012 da Alessandro Boni
VOTO:


The Bourne Legacy

Quando il profumo dei dollari si fa più intenso, difficilmente la fabbrica dei sogni hollywoodiana si tira indietro, per di più quando sussiste una ragionevole certezza di andare incontro a ciò che il pubblico cerca. E’ questa, del resto, la logica del “sequel”, del “prequel” o, come in questo caso, dello “spin-off”; nello specifico della saga cinematografica di Bourne, poi, il parametro economico di riferimento è costituito da un incasso mondiale di quasi un miliardo di dollari per i tre film della serie, una vera miniera d’oro da sfruttare quanto più possibile. Ecco quindi The Bourne Legacy, in cui Tony Gilroy – solo sceneggiatore dei precedenti capitoli – prende in mano anche le redini della regia e mette in scena una storia che non presenta più il protagonista originario (Jason Bourne, interpretato da Matt Damon) e che si innesta sugli accadimenti del finale di The Bourne Ultimatum. Il risultato è un action-thriller di buona fattura, che presenta tutti i pregi e i difetti del genere e che dovrebbe rivelarsi gradito anche ai numerosi fan della saga; i riscontri ancora parziali del botteghino americano sembrano peraltro premiare gli sforzi creativi profusi.

Le vicende narrate in The Bourne Legacy, di fatto, rappresentano una sorta di “effetto collaterale” delle azioni di Jason Bourne. Il forte impatto mediatico determinato dalla diffusione delle trame connesse alla storia dell’agente, infatti, mette in grave crisi l’entità governativa responsabile di progetti segreti spinti ben oltre i limiti del lecito. Per cancellare le tracce dell’attività criminosa, l’unica soluzione sicura appare quella di eliminare chiunque abbia fatto parte del programma “Outcome”, l’ultimo e il più disinvolto della serie. Aaron Cross (Jeremy Renner) cercherà tuttavia di opporsi con tutte le forze al suo destino e trascinerà con sé anche la dottoressa Marta Shearing (Rachel Weisz), scienziata ignara dei veri scopi del suo lavoro e poi vittima designata dell’operazione di repulisti. Lo scontro con gli sgherri del colonnello Byer (Edward Norton), perfido direttore dell’agenzia segreta NRAG, sarà senza esclusione di colpi …

Da inserire a pieno titolo nella categoria dei prodotti di puro intrattenimento, The Bourne Legacy mostra comunque di funzionare piuttosto bene: il ritmo è serrato ma lascia spazio a qualche momento più riflessivo, la suspense è ben dosata e mantiene viva l’attenzione dello spettatore, i caratteri sono tratteggiati in modo più attento rispetto alla media del genere. Non mancano purtroppo neanche i difetti oramai “di moda” per gli action contemporanei, quali il montaggio a volte troppo rapido e frenetico ed il ricorso frequente alla camera a mano, che finisce per risultare fastidioso oltre che gratuito, contribuendo peraltro a rendere a tratti confuse le scene d’azione più movimentate. Da punto di vista recitativo, Jeremy Renner si mostra a suo agio nei panni dell’agente braccato e dona umanità e credibilità al suo personaggio sempre in lotta per la sopravivenza; di spessore anche le interpretazioni di Rachel Weisz, che conferisce le giuste sfumature di emotività ad una donna ricca di contrasti interiori, e di Edward Norton, che disegna un “cattivo” di lusso, glaciale, acuto ed impenetrabile.
Grazie soprattutto ad una sceneggiatura ben strutturata ed a dialoghi che non scadono mai nella banalità, Gilroy riesce così a conferire nuova linfa ad un “franchise” molto proficuo, aprendo intelligentemente la strada ad altri capitoli della serie. Di fatto, pur confinato nell’ambito di un cinema di mera evasione, The Bourne Legacy si fa apprezzare non soltanto sotto il profilo scontato della spettacolarità ma per un livello generale qualitativamente superiore rispetto alla media di tanti action-thriller.


CAST & CREDITS

(The Bourne Legacy) Regia: Tony Gilroy; sceneggiatura: Tony Gilroy, Dan Gilroy; fotografia: Robert Elswit; montaggio: John Gilroy; musica: James Newton Howard; scenografia: Kevin Thompson; interpreti: Jeremy Renner, Rachel Weisz, Edward Norton, Albert Finney, Joan Allen, Scott Glenn; produzione: Universal Picture, Relativity Media, Captive Entertainment, Kennedy/Marshall Company; distribuzione: Universal Picture Italia; origine: Usa; durata: 135’.


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