The Hunting Party

Presentato Fuori Concorso alla Mostra di Venezia, The Hunting Party è un ritratto ironico dei reporter di guerra. Scritto e diretto da Richard Shepard e interpretato da Richard Gere e Terrence Howard, il film è basato sulla storia vera di un gruppo di giornalisti che si ritrovano in Bosnia cinque anni dopo gli eventi bellici, con l’obiettivo di trovare Radovan Karadzic, noto criminale di guerra.
Partendo da questo spunto narrativo, il film vorrebbe denunciare il modo con cui alcuni criminali di guerra riescono a nascondersi ‘in piena luce’. L’uso del condizionale è d’obbligo, perché il risultato è un’opera senza equilibrio, con una trama esile che, più che presentare ed argomentare il problema, tenta semplicemente di divertire. Non è il tono ironico che pervade l’intero racconto a spingerci verso tale giudizio – infatti esso è a tratti spunto per momenti simpatici ed azzeccati – quanto il fatto che non riesca quasi mai a fondersi alla perfezione col ritmo e con la struttura del racconto.
Una commedia sull’argomento è sicuramente una buona idea: non è infatti facile trattare temi bellici con leggerezza e spirito divertito (ci sono riusciti Altman e pochi altri). Purtroppo, però, la sceneggiatura e la regia di Shepard non escono dalla banalità e dallo stile televisivo (non a caso l’autore è stato per lungo tempo regista di serie TV) e, soprattutto, rimangono in bilico tra diversi generi cinematografici.
The Hunting Party non è solo una commedia. A volte vuole essere thriller, a volte noir, a volte drama. Il problema è che non riesce a bilanciare queste sue molte anime adattandole alla costante ironia dei dialoghi e delle situazioni.
Perciò, se in certi momenti il film sfoggia battute brillanti, in altri cade nel ridicolo (può il reporter interpretato da Gere catturare il super-criminale ‘la Volpe’ mettendolo k.o. con una testata?) e alcune volte nell’umorismo involontario. Ciò comporta anche un certo spaesamento nelle performance degli attori. Essi, infatti, risultano indecisi sulle tonalità da dare alle loro interpretazioni: Richard Gere opta per un registro comico che stona nei momenti d’azione e, al contrario, Terrence Howard non riesce a dare il meglio nei momenti pienamente ironici, poiché rende il suo personaggio con un atteggiamento troppo serio e composto.
The Hunting Party è, dunque, un’opera riuscita solo in parte. La regia di Shepard denota presunzione ed immaturità e neanche gli attori riescono a risollevare le sorti di un film che non decolla mai e si trascina faticosamente verso la fine.
(The Hunting Party); Regia: Richard Shepard; soggetto: dal romanzo What I Did on My Summer Vacation di Scott K. Anderson; sceneggiatura: Richard Shepard; fotografia: David Tattersall, BSC; montaggio: Carole Kravetz-Aykanian; musica: Rolfe Kent; interpreti: Richard Gere (Simon Hunt), Terrence Howard (Duck), Jesse Eisenberg, Diane Kruger, Joy Briant; produzione: QED International; distribuzione: Mikado Film; origine: USA, Croatia, Bosnia e Erzegovina, 2007; durata: 103’
