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The Lego Movie

Pubblicato il 22 febbraio 2014 da Francesca Polici
VOTO:


The Lego Movie

Avete presente i "brickfilm"? Quei piccoli prodotti audiovisivi che hanno spopolato in rete negli ultimi anni con protagonisti dei personaggi Lego? Ecco, prendeteli ed aumentate al massimo le loro potenzialità. Otterrete The Lego Movie, un turbinio di invenzioni e strabilianti effetti, tutti costruiti con i famosi mattoncini della nostra infanzia.
Autori di questo originale prodotto, che va nettamente oltre la chiara ed evidente operazione commerciale, Phil Lord e Chris Miller, già creatori dell’ottimo Piovono polpette. Non ci troviamo però di fronte al capolavoro declamato con entusiasmo generale negli Stati Uniti, ma senza dubbio si può affermare che il film colga nel segno. Azione, gag, battute fulminanti, citazionismo galoppante, motivi parodici, personaggi stralunati: bastano questi elementi per giudicare positivamente e dichiarare riuscita questa prima esperienza cinematografica del mondo Lego.
Ma forse era giusto aspettarsi di più. Perché se è innegabile l’efficacia dell’intrattenimento e la straordinaria confezione visiva, con un 3D che si sposa alla perfezione con i movimenti a scatti dei personaggi fatti di mattoncini colorati, ciò che manca a The Lego Movie è un vero e coinvolgente intreccio narrativo. La trama del film e la sua evoluzione sono infatti riassumibili in un semplice spunto.

Emmet, un omino Lego qualunque, lavora come operaio nella società di Lord Business. Lui come tutti gli altri non sa però che Business sta per minacciare il mondo con un arma terribile, la colla, che distruggerebbe l’armonia “sgangherata” ad incastro mutevole dell’universo Lego. Erroneamente considerato dalla ribelle Wyldside come l’eletto per bloccare i piani del magnete, Emmett diventa improvvisamente l’eroe in cui riporre le speranze di salvezza e mette su una squadra di sconosciuti tra cui figura anche Batman.

Dopo un inizio folgorante e qualche decina di minuti in cui il racconto sembra prendere la piega giusta, gli autori si dimenticano di dare linfa al susseguirsi degli eventi e puntano esclusivamente sullo slapstick e sulle dinamiche e i dialoghi tra i personaggi. Lo spettacolo cromatico e scenografico prosegue con brillantezza e incanta letteralmente, il ritmo non manca, ma il racconto si ferma. Lo spunto rimane senza evoluzione per tutta la parte centrale e solo con alcuni colpi di scena il film sembra riprendersi quell’originalità narrativa di cui aveva gettato le basi nell’incipit.

Detto ciò, non significa che The Lego Movie ritorni su stesso in modo ripetitivo né che manchi di idee. Al contrario si tratta di una pellicola ricchissima di trovate, ma che le sviluppa senza un ordine ben preciso. Disarmonia creativa? Probabilmente, ma Toy Story, in confronto al pur buon lavoro di Lord e Miller, rimane di un altro livello.


CAST & CREDITS

(The Lego Movie) Regia: Phil Lord, Chris Miller, Chris McKay; sceneggiatura: Phil Lord e Chris Miller; fotografia: Barry Peterson; musica: Mark Mothersbaugh; voci italiane: Massimo Triggiani (Emmet), Claudio Santamaria (Batman), Pietro Biondi (Vitruvius), Barbara De Bortoli (Lucy), Pino Insegno (Presidente Business), Alberto Angrisano (Bad Cop); produzione: LEGO, Warner Bros. Pictures, Village Roadshow Pictures, Vertigo Entertainment, Lin Pictures, Animal Logic; distribuzione: Warner Bros; origine: USA; durata: 100’.


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