Tiffany e i tre briganti
Film d’animazione tedesco, ispirato al bel libro per bambini di Tomi Ungerer per la regia di Hayo Freitag, dal titolo omonimo, Die Drei Rauber (The Three Robbers, I tre Briganti) è una simpatica favola multicolore che può risultare piacevole anche per i più grandi.
La storia vede la piccola Tiffany rimanere orfana, ragione che la porterà ad essere affidata ad un orfanatrofio: la sua nuova prigione. Durante il trasbordo verso il cupo edificio di reclusione infantile, però, la carrozza su cui viaggiano la bambina ed il suo animaletto di pezza, viene assalita da tre terribili briganti, che da trent’anni terrorizzano i viaggiatori derubandoli dei loro averi. Tiffany, in un primo momento non considerata come merce di valore, riesce poi a convincere i tre (tramite una serie di bugie) che suo padre, un ricchissimo Maharajà indiano, pagherà un profumato riscatto per riavere la sua piccina rapita. La bambina andrà allora a vivere nella casa-caverna dei briganti, sovvertendo la loro esistenza, sino a quando questi, scoperto che Tiffany è un’orfana, non la cacceranno di casa per poi rapidamente pentirsene. Un orfanatrofio prigione-piantagione-fabbrica di zucchero, una coppia di bambini fuggiaschi ed una zia cattiva completeranno il quadro.
Una favola semplice, dunque, che tratta il tema dell’amicizia e della solitudine (anche se in maniera molto blanda), con modalità delicate e divertenti. La progressione drammatica è lineare e scandita da tre momenti musicali che decretano l’inizio, il climax e la fine, condita da un happy ending che, in opere per l’infanzia, tende a non mancare mai.
Oltre alla storia, già collaudata e di successo, ciò che colpisce di questo film d’animazione è la scelta dei colori, pastellosi come quelli dei bambini che si divertono a disegnare sui muri (cosa che fa anche Tiffany) e sensibili agli avvenimenti della storia, rendendola una fantasia colorata. La tecnica d’animazione, un intreccio di 2D e 3D unito ad una certa stilizzazione del tratto, a sua volta ben si adatta alla semplicità della vicenda, quasi la volesse sottolineare.
Possiamo considerare questo film una piccola perla, come lo ha giustamente definito uno degli organizzatori della sezione Alice nella città; una gioia che presto, forse, troverà una distribuzione anche grazie ad un partner "particolare": l’azienda multinazionale di complementi d’arredo IKEA, infatti, si è attivata per poter distribuire nelle sale italiane questo piccolo gioiello d’animazione per l’infanzia, senza specificare, però, né le modalità né la tempistica dell’operazione. Resta quindi solo da attendere, ben sperando: sarebbe un peccato, infatti, non vedere Die Drei Rauber nelle nostre sale, perdendo così un’ottima occasione per avvicinare i più piccoli al cinema.
(Die Drei Rauber); Regia: Hayo Freitag; soggetto: Tomi Ungerer; sceneggiatura: Hayo Freitag, Bettine von Borries, Achim von Borries; montaggio: Sascha Wolff-Täger, Lars Jordan; musica: Kenneth Pattengale; scenografia: Hayo Freitag; produzione: Animation X, Medianfonds GFP II KG, X Filme Creative Pool GmbH, X Verleih AG; distribuzione: Wild Bunch Distribution; origine: Germania, 2007; durata: 75’.