TORINO FILM FESTIVAL 2006 - CONCORSO DOC 2006 - POLITICA ZERO

L’ultimo mese e mezzo di campagna elettorale - prima delle fatidiche elezioni del 9 aprile 2006 - raccontato attraverso le vite dei quattro candidati più giovani in lizza. Una serie di interviste a politici, elettori disillusi e sostenitori esaltati, che fotografa uno spettro eccezionalmente ampio di modi di intendere e vivere la politica. Dal giovane che attacca i manifesti della Mussolini ma vota per Prodi, ad Arturo Scotto, candidato a Napoli per L’Ulivo, sicuro che la gente voterà a sinistra perché rappresetano “il meno peggio”. Dalla Carfagna (FI), che sostiene che l’Italia è in Iraq perché abbiamo ubbidito a una risoluzione ONU, al camionista imbottigliato sulla Salerno-Reggio Calabria, che vota al Centro, che questo Centro ci sia o non ci sia.
Con un ritmo eccezionale incapace di stancare, Politica Zero segue i quattro candidati giorno per giorno, più o meno ovunque, riprende i loro dubbi, le incertezze, i gesti e le espressioni. Emerge così un lato umano sociologicamente molto interessante e divertente: c’è la Meloni che parla di angeli, c’è Caruso che si lamenta di essere sempre considerato un cospiratore e sembra ormai vittima di un complesso di persecuzione.
Le interviste, colloquiali, assolutamente informali, sono sempre pronte a cogliere lo spirito del momento, le occasioni del caso; come l’elettore dubbioso che per strada fa un discorso splendidamente sarcastico alla Carfagna. I dialoghi puntano sempre, con successo, a scavare sotto la superficie degli slogan. E’ davvero ben riuscita la fotografia del gap che intercorre tra il candidato in quanto tale, che si perde nei suoi discorsi ripetuti a memoria, invariabilmente bolsi, vuoti, e quando invece racconta di sé uscendo dal suo ruolo, dagli interessi, dal suo irreale manifesto.
Particolari, smorfie, primissimi piani: tutto concorre a far emergere le emozioni, la faccia più onesta e vera di questi nuovi politici, già un po’ amareggiati e disillusi dalla sciatta burocrazia che muove la politica.
Coppola non nasconde il suo punto di vista e i suoi riferimenti culturali di sinistra. Con i giovani politici che segue, con ogni persona che incontra, gioca la carta di un’ironia sottile puntellata di cinismo. Asseconda e punzecchia gli intervistati, perennemente ammiccante con lo spettatore.
Politica zero ha sempre un occhio scettico e divertito che non smette mai di esercitare la propria indagine critica. E’ principalmente grazie a quest’attitudine che riesce ad emergere un originale spaccato generazionale, consapevole e realistico, assolutamente divertente nella sua lucidità.
(Politica Zero) Regia, sceneggiatura: Massimo Coppola, Giovanni Giommi, Alberto Piccinini; montaggio: Latino Pellegrini; produzione: MTV Italia; origine: Italia, 2006; durata: 118’
