Fantasma è una rarefatta riflessione visiva sul labirinto. La struttura del Teatro San Martin di Buenos Aires diventa un mondo parallelo dove tutto resta sospeso in un oblio straniante. Argentino Vargas aspetta nell’atrio del teatro per assistere alla prima di Los Muertos, il precedente film di Alonso - premiato a Torino nel 2004 - di cui è protagonista. Misael Saavedra, anche lui invitato alla proiezione, si perde nel teatro mentre cerca la sala. Seguiamo i loro tragitti e quelli di altre tre persone dall’identità non meglio specificata. Tutti vagano nella struttura in una peregrinazione indefinita e irrisolta. Si muovono impalpabili, attraversano le stanze e i corridoi vuoti, scale ed ascensori. Solo per un attimo alcuni di loro si incontrano - le loro parole sono vuote come lo spazio che li circonda - e subito tornano ad immergersi in una solitudine estraniante.

Alonso esalta il rapporto di queste figure incorporee con lo spazio, attraverso accorti movimenti di camera, lenti ed equilibrati. Risalta il vuoto che riempie l’inquadratura e lo spazio deserto si fa metafisico, astratto. Ecco che la struttura si annoda su se stessa in una geografia intricata e ignota. Emerge il labirinto. Persi in esso, i personaggi non cercano la via d’uscita, ma piuttosto il nucleo vitale e misterioso che si trova al centro: la sala buia in cui si proietta il film, e dove Vargas può vedersi finalmente riflesso nella pellicola. Il simulacro sullo schermo di un fantasma che fino a poco prima si aggirava evanescente nei corridoi del teatro.

Il buio uterino della sala è il punto che genera quest’Intercapedine. In Fantasma ci troviamo in un’interzona dove non accade nulla, sospesa tra l’esterno del palazzo e la sala, uno spazio dimenticato tra il momento della proiezione e l’infinito tempo morto degli ambienti disabitati. Per raccontare quest’Intercapedine lo Sguardo rinuncia ad ogni centralità, vaga ad esplorare quel vuoto esanime insieme ai fantasmi del palazzo, viaggiatori persi di paesaggi inconsistenti.

(Fantasma) Regia, soggetto, scenegiatura: Lisandro Alonso; fotografia: Lucio Bonelli; montaggio: Lisandro Alonso, Delphina Castagino; musica: FlorMaleva; interpreti: Argentino Vargas, Misael Saavedra, Carlos Landini, Jorge Franseschelli, Rosa Martinez Rivero; produzione: 4L, Fortuna FIlms, Slot Machine; origine: Argentina, 2006; durata: 63’