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Un’estate da giganti

Pubblicato il 1 novembre 2012 da Giuseppe Valentino
VOTO:


Un'estate da giganti

Che bella cosa è l’adolescenza. Deve averlo pensato Bouli Lanners, il regista di Les Géants, da noi Un’estate da giganti. Con una madre costantemente impegnata e assente, i fratelli appena adolescenti Zak e Seth si ritrovano costretti, come ogni anno, a passare le vacanze estive da soli, all’interno del cottage di famiglia, in un piccolo borgo di campagna. Conoscono e stringono amicizia con il coetaneo Dany, ragazzo del luogo, vittima di bullismo da parte del fratello malandrino Angel. Con lui vivranno un’avventura, un viaggio, un’iniziazione che li segnerà per tutta la vita.

Il belga Lanners concepisce il suo film come una moderna favola pedagogica, e infatti dissemina per tutti gli 84 minuti di narrazione gli archetipi del genere: vi è l’orco cattivo (il malavitoso spacciatore che affitta la casa dei due fratelli), la fatina buona (la signora bionda con la figlia down), e tutta una serie di situazioni e luoghi topici e tipici di ogni favola che si rispetti. Mancano solo gli animali parlanti e Walt Disney per intenderci. L’errore però in cui cade il nostro novello Charles Perrault, autore anche della sceneggiatura insieme a Elise Ancion, è quello di gestire il tutto con tono naturalistico, e uno sguardo verso il reale. Così facendo, saltano all’occhio tutte le inverosimiglianze e forzature di scrittura. E’ questa la pecca più grande, l’unica di Un’estate da giganti: l’implausibilità narrativa. Ad ogni minuto che scorre, si ha l’impressione che nulla o quasi, potrebbe effettivamente accadere nella realtà, a cominciare dallo snodo che dà l’avvio all’intera vicenda: una madre talmente snaturata da non domandare a dei figli (che ancora sono bambini) se hanno bisogno almeno di denaro. Quale donna, per quanto vessata dalle cose da fare, mostrerebbe tanto disinteresse verso la propria progenie? Neanche la Joan Crawford di Mammina Cara! E poi quali malviventi degni di definirsi tali (come vengono descritti nel film) entrerebbero in affari con due quattordicenni? Un’occasione davvero sprecata, per un film che sulla carta aveva delle buonissime chance.

In Un’estate da giganti alcuni elementi e situazioni funzionano. Dolcissima la scena della preparazione dei dolci nella casa della signora, o quella (sempre nella stessa casa) della doccia, dove uno dei due fratelli inizia ad annusare la camicia da notte della donna, con un gesto a metà tra il fanciullesco (cerca di ritrovare il profumo di una madre fantasma) e l’appagamento delle prime e puerili pulsioni sessuali (il ragazzo annusa il capo all’altezza del pube). Peccato però che questi ed altri spunti interessanti, siano solo accennati, buttati lì senza essere sviluppati. Un peccato anche perché sul versante tecnico, il film regge benissimo, merito dell’abilità registica (nella vita Lanners è anche un pittore) che crea immagini molto accattivanti. Notevole la ripresa dall’alto all’interno del campo di granturco, con l’auto guidata da uno dei fanciulli che fa inversione ad u in mezzo alle pannocchie. Suggestiva la fotografia di Jean-Paul De Zaeytijd, giustamente premiata al Festival di Namur, che con i suoi colori e le sue atmosfere che alternano il caldo al freddo, permette allo spettatore quasi di sentire sulla propria pelle, le stesse sensazioni atmosferiche provate dai tre giovani protagonisti. Ottimi gli interpreti, soprattutto i ragazzi. Ce ne fossero attori adulti che recitano con la stessa spontanea naturalezza. Come certe opere d’arte, quest’estate da giganti affascina, attrae, ma senza mai convincere.


CAST & CREDITS

(Les Géants); Regia:Bouli Lanners; sceneggiatura: Bouli Lanners, Elise Ancion; fotografia: Jean-Paul De Zaeytijd; montaggio: Ewin Ryckaert; musica: The Bony King of Nowhere; interpreti: Zacharie Chasseriaud, Martin Nissen, Paul Bartel, Karim Leklou, Didier Toupy, Gwen Berrou, Marthe Keller; produzione: Atalante Film, Versus Production, Haut et Court, Samsa Film; distribuzione: Minerva Pictures; origine: Belgio/Francia/Lussemburgo, 2011; durata: 84’; webinfo: Sito Ufficiale


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