UN GIORNO PER SBAGLIO

Il matrimonio tra James Manning (Tom Wilkinson) e Anne (Emily Watson) costituisce un esempio ideale di rapporto coniugale. I Manning conducono una vita serena, senza preoccupazioni: James è un brillante avvocato di fama internazionale, Anne dal canto suo si occupa dell’amministrazione della lussuosa casa in cui vivono.
Ad interrompere bruscamente questa situazione idilliaca sarà un incidente mortale, che se pur non coinvolgerà direttamente i due, avrà lo stesso conseguenze devastanti per la coppia, innescando un labirinto di pericolose bugie, dal quale i Manning riusciranno ad uscire solo dopo aver perso e riconquistato la propria identità.
La diegesi del film è costruita sulla dicotomia amore/inganno che si concretizza nell’intricata relazione tra James, Anne e Bill (Rupert Everett), suo amante.
Tratto dal romanzo di Nigel Balchin A Way Through The Wood, Un Giorno per Sbaglio (Separate Lies) segna il debutto alla regia di Julian Fellowes, vincitore di un Oscar per la sceneggiatura di Gosford Park di Robert Altman.
”Un Giorno per Sbaglio è un film sul senso morale, sull’amore, le emozioni e l’inganno”. Questo è quanto afferma il regista che si prefigge di raccontare dei dilemmi morali.
I protagonisti del film non sono né buoni né cattivi, non esiste una linea di demarcazione manichea: James rappresenta la rettitudine morale, ma nel corso della storia si troverà nella situazione di dover mentire, di avere un comportamento disonesto. Anne, invece, è una donna infantile che vuole sentirsi libera e che non sa scegliere tra la sua infelicità e quella delle persone amate. Bill è un aristocratico annoiato che conduce una vita sregolata e sembra trovarsi perfettamente a suo agio nel tessere la rete di menzogne.
Fellowes sembra non riuscire a trovare il giusto grado di intensità nel raccontare le vicissitudini dei protagonisti. I dialoghi risultano essere eccessivamente prolissi, finendo in alcuni momenti per creare situazioni paradossali, aiutati in questo da un’ironia irritante perché fuori luogo.
Un Giorno per Sbaglio è un film pensato come un giallo, ma in realtà il regista manca il suo obiettivo, in quanto il film è privo di suspense, i comportamenti dei protagonisti sono fin troppo prevedibili, tranne che nella risoluzione finale, dove Fellowes sceglie di stupire con una trovata che tuttavia non convince perché alquanto inverosimile.
Il risultato è che lo spettatore non si perde neanche per un istante nel “labirinto morale” costruito dall’autore.
La fotografia illuminata di Tony Pierce-Roberts, nomination agli Academy Award per Camera con vista e Casa Howard, contribuisce a rappresentare il mondo falsamente perfetto dei Manning, così come per la location costruita secondo un approccio fedele alla realtà.
(Separate Lies); Regia: Julian Fellowes; soggetto: tratto dal romanzo Way Through The Wood di Nigel Balchin; sceneggiatura: Julian Fellowes; fotografia: Tony Pierce-Roberts; montaggio: Alex Mackie, Martin Walsh; musica: Stanislas Syrewicz; scenografia: Alison Riva; interpreti: Emily Watson (Anne Manning), Tom Wilkinson (James Manning), Rupert Everett (Bill Bule), Linda Bassett (Maggie), Hermione Norris (Priscilla); produzione: Fox Searchlight Pictures, Celador Productions, Dna Films, UK Film Council, Film Four; distribuzione: 20th Century Fox Italia; origine: GB 2005; durata: 85’; web info: sito ufficiale
