La Roma estiva, deserta, infuocata e silenziosa è stata sempre oggetto d’ispirazione poetica: un esempio per tutti è rappresentato dalle lunghe, gaudenti e malinconiche passeggiate di Moretti a bordo della sua vespa in Caro diario; la città vuota, priva della caoticità dei suoi abitanti spinge alla meditazione e al racconto. Inizia così, con una serie di campi lunghi sulle strade della città e con alcune lente panoramiche sul mare del litorale romano, il breve documentario Una giornata al mare di Mariella Pizziconi, un amarcord dai sapori languidi e nostalgici, imbevuto di calorosa umanità.
I volti degli anziani protagonisti, dimenticati dall’egoismo dell’estate, sono intrisi di passato, tradizione, memoria; vividi, accorati, toccanti i loro racconti, storie di un tempo lontano e storie di un oggi non abbrutito da una sofferta quotidianità. La paura, gli stenti e la morte sono state le fedeli compagne di una generazione che ha conservato intatti i valori del sacrificio e della solidarietà, supportati da un coraggio tanto impensabile quanto obbligato; un’epoca, quella dei nostri padri, più dura e ingenerosa, ma meno complessa e alienante di quella di oggi con i suoi cinici relativismi ed i suoi tecnologici non-sense. Ai ricordi si mescolano senza soluzione di continuità gli affanni del presente: il dolore si concentra sul corpo e la solitudine permea l’ineluttabile susseguirsi di giorni ed ore che sembrano interminabili; questi significati soggiacciono alla malinconica partita di pallone giocata al tramonto sulle spiagge di settembre, accompagnate dalle note autunnali della musica di Andrea Terrinoni, vecchi e giovani insieme uniti da rispetto e curiosità: un finale ottimista e sincero, gradevole nella sua semplicità.

Regia: Mariella Pizziconi; Soggeto: Ferdinando Santoro e Mariella Pizziconi; Musiche originali: Andrea Terrinoni; Produzione: Pi.Sa. film realizzato in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Roma; Origine: Italia 2005; Durata: 88’