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VITA SMERALDA

Pubblicato il 12 luglio 2006 da Nicola Cordone


VITA SMERALDA

Se qualcuno si fosse chiesto quale fine avesse fatto Jerry Calà, che sembrava esser stato inghiottito dalle mondane notti della Capannina e dalle noiose chiacchierate dei salotti televisivi, con Vita Smeralda soddisferebbe a pieno la sua curiosità, trovando nel film una risposta tanto scontata quanto confortante. Ebbene il “nostro” Jerry se la spassa beatamente nelle spiagge dorate e splendenti della costa Smeralda, tra interminabili gite in barca, festini a base di cocktail, musica rigorosamente commerciale e sesso promiscuo. Un’autobiografia sugli ultimi anni di vita del singer de I gatti di Vicolo Miracoli, visibilmente invecchiato e appesantito, ma sempre allupato e strafottente, forte di un umorismo narcisisticamente volgare e di una inflessione dialettale sempre altezzosa e sprezzante; proprio la volgarità, tratto distintivo del film, viene osannata ed eletta a modello e stile di vita da imitare e l’assenza di un qualsiasi elemento narrativo di contrasto, non fa altro che accentuare l’ottica divinatoria e incensante che il regista abbraccia ostinatamente. Viene da chiedersi se gli interpreti abbiano avuto, anche solo per un istante, consapevolezza dei ruoli mostruosi che erano tenuti a ricoprire e in effetti appaiono del tutto incoscienti, anzi disorientati dall’ambiguità morale delle proprie parti. Quale immagine crede di aver dato di se la valletta ex miss Italia Eleonora Pedron, nei panni di una cameriera di Mc Donald affamata di soldi, sesso e celebrità, disposta a tutto pur di cambiare status sociale, amici e vecchie abitudini a vantaggio di una vita modernamente lasciva? A nostro giudizio la nascente showgirl avrà pensato al suo personaggio come ad una figura dai contorni attraenti e simpatici, dimentica, anzi inconsapevole del suo incomparabile squallore. Calà si preoccupa di giustificare le raffinate performance dei suoi eroi cavandosela con una lapidaria didascalia: “In estate tutto succede velocemente”, ma la malinconia “popolare” dei (rispetto a lui) maestri Vanzina, padri del filone vacanze estive con Sapore di mare, è del tutto assente e la nullità narrativa impedisce una qualsiasi riflessione sul discorso filmico. Almeno due leggerezze però potevano essere evitate: l’inserimento di immagini digitali a fare da raccordo tra una situazione e l’altra e la pessima, demenziale e (guarda un po’) volgare canzone d’apertura e chiusura: Vita smeralda scritta ed interpretata, come il film, dal genio milanese.

Vita Smeralda Regia: Jerry Calà; Sceneggiatura: Gino Capone, Jerry Calà; Fotografia: Marco Pieroni; Musiche: Angelo Talocci; Montaggio: Patrizio Marone; Interpreti: Jerry Calà, Eleonora Pedron, Francesca Cavallin, Benedetta Valanzano, Fabio Fulco; Distribuzione: Medusa; Durata:93’; Origine: Italia.

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