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Vital

Pubblicato il 16 settembre 2004 da Marina Delvecchio


Vital

Il tema del rapporto tra vita e morte, ma soprattutto quello della ricerca del sé trattato con la consueta propensione pittorica e materica e attenzione coloristica è al centro del nuovo film di Tsukamoto Shinya, da sempre teso nelle sue opere a indagare l’uomo e il suo rapporto fisico col mondo circostante. Qui il corpo, che trionfava nel cyborg Tetsuo ma anche nella celebrazione dell’amore fisico di A Snake of June, è più un pretesto o un punto di partenza per approdare alle più ampie questioni del ricordo e della morte intesa come oltre da sé e come esplorazione dei propri limiti. Il giovane Hirogi reduce da un incidente d’auto (di cui si dà una meravigliosa rappresentazione degna di Cronenberg) in cui ha perso la memoria, si iscrive alla facoltà di medicina dove conosce Ikumi. Nel frattempo viene “visitato”dalla sua ex ragazza, Ryoko, morta nell’incidente, che si scoprirà anche essere il cadavere che Hirogi e Ikumi sezionano al corso di autopsia. Hirogi è dunque diviso tra due donne: una, viva, che cerca di approfondire il significato della morte; l’altra che dopo la morte ha recuperato la vitalità che le mancava e che vuole trasmettere a Hirogi questa ritrovata gioia di vivere. Rispetto ai film precedenti, la dimensione dell’amore ha i toni più sfumati, eleganti e luminosi del ricordo struggente in cui dominano la nostalgia e il senso di perdita più che la dimensione oscura del proprio lato nascosto (Gemini) o la difesa della spontaneità fisica contro l’oppressione e la costrizione della città moderna (Snake of June). Anche a livello coloristico la nuova tonalità più riflessiva di Vital si distingue nettamente dal monocromo metallo - argentato di Tetsuo e dal blu misto al cemento armato di Snake of June, poiché alterna i colori monotoni e cupi e grezzi della città all’arancione e alle tinte calde e vespertine che caratterizzano gli incontri di Hirogi con l’oggetto d’amore che ha perso per sempre.

[settembre 2004]

regia, sceneggiatura, montaggio, fotografia, produzione: Tsukamoto Shinya musica: Ishikawa Chin interpreti: Asano Tadanobu, Tsukamoto Nami, Kikidistribuzione: Revolver origine: Giappone 2004 durata: 86’

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