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VOLEVO SOLO VIVERE

Pubblicato il 31 gennaio 2006 da Francesca Romana Buffa


VOLEVO SOLO VIVERE

Trieste, 1938. La voce di Mussolini infiamma la folla proclamando le leggi razziali. Si apre così il documentario di Mimmo Calopresti, uscito il 27 gennaio in occasione del Giorno della Memoria. Le immagini d’archivio accompagnano le testimonianze di nove cittadini italiani sopravvissuti ai lager tedeschi, caricando con l’emozione di un ricordo la freddezza di qualcosa che continua a sembrare incredibile. I testimoni raccontano le loro esperienze personali, dall’emanazione delle leggi razziali fino alla liberazione da parte degli alleati, passando per l’inferno del periodo di detenzione. Ciò che emerge sono particolari inediti, dettagli personali che ci fanno capire quanto poco sappiamo di questa tragica storia. In effetti è solo da pochi anni che si torna a parlare della Shoah, come ci racconta Shlomo Venezia, uno dei personaggi del film, deportato ad Auschwitz nel 1944 : “Trent’anni fa erano in pochi a credere che fosse potuto succedere davvero. Ho provato a raccontare ma mi hanno preso per pazzo e c’è ancora chi crede che siano tutte frottole”. Realizzato con la collaborazione del Comune di Roma per la Shoah Foundation di Steven Spielberg Volevo solo vivere ha la capacità di raccontare la storia con semplicità, senza ricorrere agli artifizi delle grandi produzioni, senza patetico cappottino rosso alla Schindler’s List, avvalendosi solo delle disarmanti parole di chi quella terribile storia l’ha vissuta. Impressiona la dignità di queste persone, come la frase “Da Auschwitz si esce con le gambe ma si resta con l’anima” che chiude il film stampandosi nella mente degli spettatori. Nelle interviste, riprese direttamente nelle case dei protagonisti durante i due anni di lavorazione, l’atmosfera è quella di una conversazione quasi familiare. Questo ha permesso a chi racconta di aprirsi senza veli e allo spettatore di entrare poco a poco nell’intimità di un ricordo condiviso. Questi momenti di umanità che si creano fra narratore e spettatore costituiscono il grande pregio del documentario di Calopresti, momenti autentici, privi di eccessivi patetismi tanto che persino le immagini storiche che fungono da cruente didascalie della narrazione, risultano, a momenti, sottolineature gratuite.

Regia: Mimmo Calopresti; montaggio: Massimo Fiocchi, Valerio Quintarelli; musica: Federico Badaloni, Rachel’s; interpreti: Andra (Alessandra) Bucci, Esterina Calò Di Veroli, Nedo Fiano, Luciana Momigliano Nissim, Liliana Segra, Settimia Spizziachino, Giuliana Tedeschi, Shlomo Venezia, Arminio Wachsberger; produzione: Gagè Produzioni, Wildside Media in coproduzione con Rai Cinema, Ventura Film, e RTSI - Televisione Svizzera; distribuzione: 01 Distribution 2006; origine: Italia; durata: 75’; web info: www.01distributiion.it.

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