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Wonder Woman

Pubblicato il 9 giugno 2017 da  Alessandro Olivieri
VOTO:


Wonder Woman

L’universo cinematografico della DC Comics prosegue il suo incostante percorso con un altro importante tassello: protagonista è l’icona dei fumetti Wonder Woman, figlia di Zeus, dea e amazzone dell’isola di Themyscira. Quando un soldato della Grande Guerra scopre l’isola nascosta e rivela la pessima situazione mondiale alla giovane guerriera, l’eroina si unisce a lui per porre fine al conflitto, e per trovare e distruggere suo fratello Ares, dio della guerra.

Obiettivo principale e primario è di riscattare la pessima esecuzione di Suicide Squad; nonostante il successo di pubblico, l’opera ha rappresentato il punto più basso di una gestione già difficoltosa dei supereroi di casa DC. Dal punto di vista della coerenza e della logica narrativa e produttiva, l’universo Marvel è lontano anni luce; eppure il fascino di Batman, Superman e soprattutto Wonder Woman tengono in vita un mondo fittizio sul filo del rasoio. L’approccio ambizioso, cupo e dark di questi prodotti si scontra continuamente con una qualità di realizzazione mai completamente soddisfacente; in questo senso Wonder Woman rappresenta una risposta chiara ai bisogni del pubblico. L’opera di Patty Jenkins abbassa le pretese, confacendosi alla stragrande maggioranza di questo tipo di prodotti, e si rivela una delle pellicole più riuscite della DC; non certo per il valore oggettivo dell’opera, ma piuttosto per un equilibrio e un bilanciamento della trama, delle intenzioni e del tono generale quasi mai raggiunto in precedenza. Così lo squilibrio tra riflessioni filosofiche e mature e derive confusionarie e caotiche dei lavori antecedenti, viene sostituito da un’espressione più semplice ed essenziale dello spettacolo, un’ironia più marcata e un linguaggio vicino al pubblico più giovane; la silhouette di Gal Gadot fa il resto. I produttori rimangono inspiegabilmente attaccati a una durata eccessivamente lunga dell’opera – come se tale requisito ne decretasse il valore oggettivo (tutto il contrario, in genere) – eppure il Wonder Woman odierno fa il suo dovere come film d’intrattenimento leggero e spensierato a dispetto di una rappresentazione dei combattimenti fin troppo provata dalla CGI (ma questo è ormai un marchio di fabbrica dei film DC).

Quest’ultima opera sembra la prima grande vittoria di pubblico e critica del DC Extended Universe, mentre in realtà ne è la sua più grande disfatta; Wonder Woman rappresenta la resa degli autori rispetto a un cinema di supereroi maturo e ambizioso, essendosi infine adeguati ai copioni della Marvel senza averne la logica interna. Una ricerca narrativa diversa sul mondo dei supereroi è fallita. La Marvel continua a vincere.


CAST & CREDITS

(Wonder Woman); Regia: Patty Jenkins; sceneggiatura: Allan Heinberg; storia: Zack Snyder, Allan Heinberg, Jason Fuchs, William Moulton Marston; fotografia: Matthew Jensen; montaggio: Martin Walsh; musica: Rupert Gregson-Williams; interpreti: Gal Gadot, Chris Pine, Robin Wright, Danny Huston, David Thewlis, Ewen Bremner; produzione: Warner Bros Pictures, Cruel and Unusual Films, DC Entertainment, Dune Entertainment, Atlas Entertainment, Tencent Pictures, Wanda Pictures; origine: USA, 2017; durata: 141’.


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