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Workers - Pronti a tutto

Pubblicato il 11 maggio 2012 da Alessandro Boni
VOTO:


Workers - Pronti a tutto

Affrontare in tono leggero un tema drammatico e di scottante attualità come quello della precarietà del lavoro non è certo impresa agevole di questi tempi. L’esperienza della “commedia all’italiana” evidenzia tuttavia che le migliori pellicole di quel periodo fondano il loro valore cinematografico proprio sulla capacità di far sorridere offrendo al contempo spunti di riflessione, attraverso la rappresentazione di realtà spesso dure e dolorose. Al di là di parallelismi ambiziosi ed inopportuni, Workers - Pronti a tutto si dirige nella giusta direzione ed amalgama in modo piuttosto equilibrato lo sberleffo liberatorio con gli amari riflessi della più grande emergenza sociale dell’Italia di oggi: la disoccupazione ed il dramma di tanta gente – giovani soprattutto - costretta a stressare le proprie capacità d’adattamento e di sopportazione per cercare di sopravvivere. Il regista Lorenzo Vignolo, al suo terzo lungometraggio, finisce così per tratteggiare un ritratto feroce e divertente del nostro “precario” Belpaese, ormai divenuto purtroppo una Repubblica “affondata sul lavoro”.

Le vicende del film, strutturato ad episodi, ruotano intorno all’agenzia interinale “Workers” ed alle disavventure, ai limiti del grottesco, di personaggi costretti ad accettare lavori che quasi tutti rifiutano. C’è quindi Giacomo (Tiberi), un “bamboccione” senza esperienza lavorativa che deve cercarsi urgentemente un lavoro e che accetta l’unica offerta disponibile: dovrà fare da badante ad un invalido (Pannofino) che si rivelerà praticamente ingestibile. C’è poi Italo (Bandiera) che si adatta a fare il “prelevatore di seme” di tori da riproduzione ma che si finge chirurgo per far colpo sulla ragazza di cui è innamorato. C’è infine Alice (Grimaudo), una truccatrice che dovrà “esercitare” sui cadaveri presso un’agenzia di pompe funebri e si troverà anche a dover impersonare il ruolo della nuora defunta di un boss mafioso un po’ rimbambito (Frassica).

Pur trattando il dramma della disoccupazione e del precariato, il film di Vignolo non vuole certo essere un’opera di denuncia sociale, in quanto è il registro comico e grottesco a risultare nettamente prevalente; anche la caratterizzazione dei personaggi e la loro collocazione nel contesto della società contemporanea risulta, peraltro, alquanto superficiale. E’ comunque un tentativo di riportare la commedia nell’ambito della realtà di tutti i giorni e di suscitare risate con retrogusto amarognolo senza ricorrere alle volgarità ed agli stereotipi di tanto cinema italiano attuale. Non è poco, considerato tra l’altro che non sono comunque rari i momenti di genuino divertimento e che, al contempo, lo spettatore viene quasi “contagiato” dal senso di sconforto e frustrazione dei protagonisti.

Vignolo dimostra buona sensibilità registica e riesce altresì ad orchestrare abilmente un cast di attori ben assemblato, la cui bravura finisce peraltro per coprire talvolta qualche battuta a vuoto della sceneggiatura: su tutti spicca il duo Tiberi/Pannofino, che si avvale dell’affiatamento maturato sul set della serie Tv Boris, e l’inossidabile Frassica che continua a sfornare il suo umorismo stralunato di “Arboriana” memoria. Anche se l’organicità complessiva della pellicola risulta un po’ penalizzata dalla strutturazione ad episodi, Workers si fa comunque apprezzare perché appare opera ispirata e sincera; un buon esempio per altri cineasti italiani, quasi una dimostrazione che si possono realizzare commedie divertenti anche parlando di problemi e di vita reale.


CAST & CREDITS

(Workers – Pronti a tutto) Regia: Lorenzo Vignolo; sceneggiatura: Stefano Sardo; fotografia: Paolo Bellan; montaggio: Ian Degrassi; musica: Mambassa; scenografia: Monica Sgambellone; interpreti: Alessandro Tiberi, Francesco Pannofino, Dario Bandiera, Nicole Grimaudo, Nino Frassica; produzione: Margherita Film, Minerva Film, Rai Cinema; distribuzione: Istituto Luce - Cinecittà; origine: Italia; durata: 105’.


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