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You and me forever

Pubblicato il 16 novembre 2012 da Giovanna D’Ignazio

VOTO:

You and me forever

You and me forever, opera seconda del danese Kaspar Munk, tratta con intelligenza e senza retorica un tema delicato e centrale, ma fin troppo abusato nel panorama cinematografico di questi anni: i problemi e le incertezze, i desideri e le paure di un gruppo di adolescenti. Laura e Christine sono amiche per la pelle. Le due inseparabili ragazze trascorrono le loro giornate inseme dividendosi tra scuola e festini a base di alcolici. Come ogni adolescente, bramano e temono la perdita della verginità. L’amicizia tra le due ragazze viene però compressa dall’arrivo di Maria, una coetanea apparentemente molto più disinibita e smaliziata di loro. Laura, affascinata dalla nuova compagna, smette improvvisamente di frequentare Christine, lasciandosi iniziare da Maria a più apparentemente divertenti e spudorate trasgressioni, che la condurranno, nel bene e nel male all’agognata perdita della verginità.

In concorso nella sessione Alice nella città di questa settima edizione della Mostra del Film di Roma, il lungometraggio di Munk ha il merito di non ostentare alcun autocompiacimento autoriale e, anzi, di riuscire a descrivere con lucida verosimiglianza le difficoltà che segnano le vite delle adolescenti di oggi, riuscendo anche a far emergere con interessante puntualità le problematiche legate al rapporto con i genitori, disorientati dinanzi a figli sempre più confusi, ribelli ed autodistruttivi. You and me forever, pur non essendo un capolavoro, è un film riuscito nella già citata capacità di delineare le dinamiche dei rapporti tra coetanei, così come tra adolescenti e genitori, prefigurando delle tipiche situazioni che pur sfruttando una serie di necessari stereotipi, nella maggior parte dei casi, non vi indugiano. Notevole è l’interpretazione offerta dai giovanissimi interpreti, ed in particolare dalle tre co-protagoniste, alle cui esperienze personali il regista afferma aver tratto ispirazione per il film.


CAST & CREDITS

(id.); Regia: Kaspar Munk; sceneggiatura: Kaspar Munk; fotografia: Søren Bay; montaggio: Marlene Billie Andreasen, Nanna Frank Møller; musica: Sara Savery; interpreti: Julie Andersen (Laura), Frederikke Dahl Hansen (Maria), Emilie Kruse (Christine), Benjamin Wandschneider (Jonas), Allan Hyde (Tobias), Cyron Melville (Mads), Victoria Carmen Sonne (Sofie); produzione: Nimbus Film Productions; origine: Danimarca, 2012; durata: 82’;


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