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Aimer, Boire et Chanter – Concorso

Pubblicato il 10 febbraio 2014 da Giovanella Rendi

VOTO:

Aimer, Boire et Chanter – Concorso

Per Alain Resnais, classe 1922, il pensiero della morte è comprensibilmente vicino. Il precedente e bellissimo Vous n’avez encore rien vu (2012) si apriva con la morte di un regista di teatro e la sua convocazione postuma agli attori che hanno interpretato una sua pièce negli anni, invitandoli a replicarla in suo ricordo un’ultima volta. Aimer, Boire et Chanter prende spunto dalla notizia che a un signore inglese di nome George Riley è stato diagnosticato un cancro e ha al massimo sei mesi di vita. Che fare? I suoi amici di sempre, due coppie e la ex moglie con il nuovo compagno decidono di coinvolgerlo nella messa in scena di uno spettacolo, per tenerlo occupato, focalizzare il suo interesse su qualcosa, e soprattutto dare un senso ai suoi ultimi giorni sulla terra. Sarà proprio così? O sarà invece il misterioso George a dare un senso alle vite dei suoi amici, che non devono morire così presto ma non sono messi poi tanto meglio di lui? La notizia della sua imminente dipartita rivela la noia, i tradimenti e i compromessi che hanno costellato le vite apparentemente felici degli altri. George di compromessi invece non ne ha fatti e la sua personalità emerge gradualmente dai racconti degli altri: un seduttore, parecchio puttaniere, buon amico, pronto a prendersi gioco di tutto e di tutti e far sentire una donna unica al mondo, anche se solo per qualche giorno. Non è un caso che lo spettatore non incontri mai Riley, ma impari a conoscerlo attraverso l’immagine spesso distorta a proprio beneficio che ne hanno gli altri (e soprattutto le altre) e apprezzarlo attraverso le dinamiche che innesca tra le tre coppie con le sue spudorate manipolazioni, che però hanno il risultato di ricomporre tutti i dissidi.

Scritto dal commediografo britannico Alan Ayckbourn, da cui Resnais aveva già tratto Smoking/No smoking (1993) e Coeurs (2006) e interpretato da alcuni tra i suoi abituali collaboratori come Sabine Azéma, André Dussolier, Hippolyte Girardot, Michel Vuillermoz, Aimer, Boire et Chanter contiene l’ironica leggerezza e la maestria nella direzione degli attori che sono tra le cifre stilistiche di Resnais. Diversamente da Vous n’avez encore rien vu, che giocava su diversi piani metateatrali e vedeva una straordinaria interazione di attori di diverse età negli stessi ruoli della Eurydice di Jean Anouilh, il regista questa volta riduce al minimo la scenografia, insistendo sulla sua artificiosità teatrale, per mantenere il parallelo già abbastanza evidente tra la realtà, la finzione e la recitazione, inserendo di volta in volta tra le diverse scene delle immagini della campagna inglese e dei disegni di abitazioni del fumettista Blutsch. Il risultato è sicuramente meno riuscito in quanto non ha l’eleganza del gioco cerebrale, ma Resnais sembra essersi comunque divertito, e lo sberleffo finale alla nera signora con la falce vale da solo tutto il film.


CAST & CREDITS

(Aimer, Boire et Chanter); Regia: Alain Resnais; sceneggiatura: Laurent Herbiet, Alex Reval, Jean-Marie Besset fotografia: Dominique Bouilleret; montaggio: Hervé De Luze musica: Mark Snow; interpreti: Sabine Azéma, Sandrine Kiberlain, Caroline Silhol, André Dussollier, Hippolyte Girardot, Michel Vuillermoz, Alba Gaia Bellugi; produzione: F comme film; distribuzione: nome del distributore italiano; origine: Francia, 2013; durata: 108’;


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