X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



Armando e la politica - Torino Film Festival 2008 - Lo stato delle cose

Pubblicato il 22 novembre 2008 da Giampiero Francesca


Armando e la politica - Torino Film Festival 2008 - Lo stato delle cose

Nel 1994 Silvio Berlusconi fonda Forza Italia e “scende in campo”. Il 27 e 28 marzo dello stesso anno vince le elezioni e si afferma, col 21% dei voti, come il primo partito d’Italia. Dopo pochi mesi però, causa lo scontro intestino fra la Lega Nord e il resto degli alleati, cade il primo governo Berlusconi . Nelle successive elezioni del 1996 Forza Italia viene sconfitta dall’Ulivo di Romano Prodi. Le alterne vicende dei governi di centrosinistra reggono comunque i cinque anni e l’Italia si ritrova al voto nel 2001. In tutto questo, Armando Malta, quello che definiremmo un uomo della base, socialista, legato all’idea di partito e dei suoi valori, compie (o forse finge di compiere) una scelta a suo modo emblematica; votare, nel 2001, per Silvio Berlusconi. Il racconto di sua figlia Chiara Malta, ripercorre la vita e il coinvolgimento politico del padre fino alle elezioni del 2008 mostrando un quadro di un Italia incerta e ambigua, piena di domande, ma spesso senza risposte.

Armando e la politica, oltre ad essere un piccolo quadro di famiglia, è dunque un film che fa riflettere sul nostro stato delle cose, sulla sua involuzione, sul centro sinistra e sui suoi errori. Più che una pellicola su Berlusconi e le sue operazioni politiche il film di Chiara Malta tende a sollevare una domanda difficile da affrontare: perché un uomo come Armando, socialista convinto, che ha vissuto, come afferma la stessa regista, “senza fare carriera in politica”, lontano dalle logiche delle poltrone, un simbolo della base di centro sinistra decide di votare per Forza Italia? Perché una persona che crede, ama le proprie idee, ne discute, partecipa alla vita politica, alle assemblee, sceglie di votare per le destre?

La scelta di Chiara Malta di dividere in modo manicheo, sin dall’inizio, blu e rosso, destra e sinistra, è un tentativo di semplificare in modo elementare la situazione del nostro paese. Una semplificazione necessaria, secondo la regista, per ripartire da zero e porre così la domanda più semplice: perché passare dal rosso al blu?
Apparentemente le strade possibili per rispondere a questa domanda sono due e prendono entrambe spunto dal leader della coalizione di centro destra: Silvio Berlusconi. Si potrebbe affermare, come hanno fatto per altro già in molti, che la potenza mediatica del Cavaliere fondata sulle sue reti televisive gli abbia consentito di modellare, nel tempo, un intero blocco di elettori. Come ammette la stessa Malta, infatti, suo padre, nel momento di scegliere il centro-destra, “parlava come Silvio Berlusconi, con le sue stesse parole”. L’immagine del Cavaliere, realizzata attraverso l’uso di animazioni, che esce dalla tv e imbambola l’inerme Armando seduto in poltrona, sembra appunto voler rispondere alla fatidica domanda: così siamo stati tutti più o meno plagiati.

Questa prima soluzione però, sarebbe un ennesimo "nascondersi", trovare, in fondo, scuse, per giustificare un fallimento. Nessuno vuol negare la forza e l’influenza dei media in politica, ma ridurre tutto a un semplice “lavaggio del cervello” è semplicistico e dannoso. Semplicistico perché ingiusto, pensando ad esempio ad un Armando, persona che conosce la politica, i suoi meccanismi, come ad un ebete davanti alla TV. Semplicistico perché troppo logico e lineare per rappresentare la frammentarietà del nostro sistema politico. E soprattutto dannoso in quanto facile scusa, dito dietro al quale nascondersi per evitare il vero problema, quella sorta di incubo che ci assale, che vorremmo, forse, non esistesse ma che è li, davanti a noi. E se il berlusconismo rispondesse davvero alle domande della maggioranza degli abitanti del nostro paese? Se Forza Italia parlasse davvero agli italiani?

Non è sicuramente attraverso un’analisi della pellicola di Chiara Malta che si può intavolare un discorso tanto complesso e articolato. Ciò che però, al di là delle domande, appare cristallino è una dolorosa verità: se non avremo il coraggio e la forza di confrontarci con temi come questo non potremmo far altro che ripercorrere, ciclicamente, la nostra triste storia recente.



Giampiero Francesca


CAST & CREDITS

(Armando e la politica); Regia, soggetto e sceneggiatura: Chiara Malta; fotografia: Maurizio Gennaro, Remi Mazet, Pierluigi De Palo, Chiara Malta; montaggio: Cristiano Travaglioli; interpreti: Armando Malta; produzione:Sacrebleu Productions, Vivo Film in coproduzione con ZDF, ARTE; origine: Italia, Francia, 2008; durata: 73’


Enregistrer au format PDF