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Berlino 2011 - Looking for Simon - Forum

Pubblicato il 13 febbraio 2011 da Giovanna Branca


Berlino 2011 - Looking for Simon - Forum

Un’assenza scatena una ricerca, richiede di essere colmata: si tratta di uno degli espedienti narrativi più diffusi, e non solo al cinema. Ad essere assente, nel film di Jan Krüger, è il Simon del titolo, ragazzo tedesco che vive e lavora come dottore a Marsiglia: da un po’ di giorni non risponde alle telefonate della madre, che si preoccupa e insieme all’ ex fidanzato del figlio comincia le ricerche in terra straniera. L’espediente è appunto dei più antichi: l’assenza consente ai personaggi di definirsi attraverso di essa; Valerie e Jens imparano a conoscersi e a farsi conoscere nel percorso che li mette sulle tracce del ragazzo scomparso. Il vuoto della mancanza è creato proprio per catalizzare il dispiegarsi delle personalità dei due protagonisti del film, ma anche un confronto reciproco che li cambia inevitabilmente. Sul versante opposto, l’oggetto della ricerca si da - mano a mano che ci si avvicina ad esso – come sempre più estraneo. Si manifesta come addizione progressiva di indizi che costruiscono l’immagine offuscata di un’alterità irraggiungibile. Simon non è ciò che la madre e l’ex fidanzato pensano di sapere su di lui: dalla banale decisione di comprare una macchina sportiva gialla (di cui nessuno di coloro che erano rimasti in Germania sapeva nulla) alla storia con una donna, ogni scoperta sulla vita di Simon porta coloro che lo cercano a riconsiderare le loro certezze su di lui. E’ una terra straniera, proprio come il luogo dell’azione – la Francia - è un mondo inesplorato per i due protagonisti tedeschi. Il meccanismo messo in moto è dei più tradizionali, e la stessa maniera di raccontare la storia è molto classica, senza exploit stilistici di nessun genere: blocchi narrativi compatti e in progressione cronologica ordinata, movimenti di macchina asciutti. Tutto sommato però Looking for Simon non smuove grandi passioni, non dà luogo a nessun ritratto psicologico che sia veramente profondo o evocativo. Il film si concentra interamente sui personaggi e le dinamiche tra loro, ma queste creature non assumono uno statuto poetico e psicologico che giustifichi l’intera operazione. La madre che attraverso il sostituto momentaneo del figlio (l’ex fidanzato che prima non accettava) impara a comprendere l’omosessualità di Simon; Jens che scopre la sua relazione inaspettata con una donna. Tutto già visto, già sentito, raccontato per giunta in un modo che non infonde nessuna nuova linfa a un tema così ricorrente. E in certi momenti si sa esattamente cosa succederà nella sequenza/inquadratura successiva.


CAST & CREDITS

(Auf der Suche) Regia: Jan Krüger ; sceneggiatura: Jan Krüger ; fotografia: Bernadette Paassen ; interpreti: Corinna Harfouch (Valerie),Nico Rogner (Jens); produzione: Schremma Film Koerner & Weber; origine:Francia,Germania ; durata: 89’


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