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Berlino 2011 - Un Mundo Misterioso - Concorso

Pubblicato il 17 febbraio 2011 da Giovanna Branca


Berlino 2011 - Un Mundo Misterioso - Concorso

E’ un mondo misterioso, per davvero, quello in cui la noia può assurgere a valore intrinseco dell’arte. Boris viene lasciato da Ana, o meglio Ana gli chiede una pausa di riflessione. “Di quanto? Due mesi? Due giorni? Due anni?”. Questo è il dialogo che accompagna ossessivamente i primi dieci minuti del film. Da questo momento in poi Boris si abbandona ad una serie di vagabondaggi senza meta per Buenos Aires e dintorni, si compra una macchina prodotta nell’ex Unione Sovietica, bacia una ragazza ad una festa noiosissima con l’intensità di un flirt da scuole medie. Tutto senza mai cambiare espressione, tono di voce, vestiti e mutande. Alcuni dicono che il cinema è fatto di storie, a volte le trame servono solo per delineare dei personaggi, in alcuni casi la narrazione può essere del tutto messa da parte in favore della potenza dell’immagine, in grado di creare una visione poetica o delle atmosfere in cui venire catturati. Il protagonista-uomo senza qualità di Un Mundo Misterioso dell’argentino Rodrigo Moreno è invece il fulcro di una storia senza storia, senza personaggi e senza visione poetica di sorta. Boris va in Uruguay per rincontrare gli amici della festa, loro non rispondono al telefono, lui torna in Argentina. La sua macchina si guasta, la porta dal meccanico, torna da lui prima della data prestabilita e trascorrono venti minuti di film in cui Boris dà gas al motore secondo le indicazioni del meccanico per vedere se riescono a riportare in vita il macinino. Va a casa della sua ex fidanzata, guarda con disinteresse dalla finestra un tizio che gli ruba la macchina, si siede sul letto, fuma. E’ lo spleen baudeleriano? Il male borghese di Antonioni? Il teatro dell’assurdo di Ionesco? O è solo un interminabile film incentrato su un protagonista irritante? Lo pseudo intellettualismo di Un Mundo Misterioso è noioso e fastidioso perché costruito sul nulla, sul vuoto siderale di ogni idea o ispirazione. E’ il prodotto compiaciuto e furbetto di chi crede di poter ingannare il pubblico inquadrando per cinque minuti un giradischi che ha smesso di suonare e farla passare per un’operazione poetica, quando è solo la maschera della boria intellettuale fine a se stessa.


CAST & CREDITS

(Un Mundo Misterioso) Regia:Rodrigo Moreno ; sceneggiatura: Rodrigo Moreno ; fotografia: Gustavo Biazzi ; montaggio: Martin Mainoli ; musica:Catriel Vildosola ; interpreti: Esteban Bigliardi (Boris), Cecilia Rainero (Ana), Rosario Bléfari (Ingrid); produzione: Natacha Cervi, Hernàn Musaluppi; origine: Argentina, Germania, Uruguay ; durata: 107’.


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