X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



Blackhat

Pubblicato il 16 marzo 2015 da Marco Savegnago
VOTO:


Blackhat

L’atmosfera urbana, si sa, è il terreno di caccia più congeniale per un regista del calibro di Michael Mann, da sempre attento nel delineare i profili di immense metropoli statunitensi attraverso prospettive suggestive e sorprendenti. Questa volta, però, il plot della nuova vicenda da lui narrata prende vita lontano dal suo paese natale, articolandosi nelle lontane terre dell’estremo oriente.

La storia del film (realizzato a ben sei anni di distanza dal precedente lavoro di Mann, il bellissimo Nemico Pubblico) ha inizio ad Hong Kong, dove un misterioso hacker, prendendo il controllo dei sistemi di riscaldamento di una centrale nucleare, fa esplodere un reattore della stessa. Poche ore dopo, lo stesso personaggio si rende protagonista di un altro atto di cyber terrorismo, manomettendo i dati della borsa di Chicago. Le autorità cinesi e americane decidono di unire le forze per catturare il misterioso individuo ma, per riuscire nell’impresa, necessitano dell’aiuto di Nick Hathaway (Chris Hemsworth), un pericoloso criminale informatico che sta scontando una pena di quindici anni in un carcere di massima sicurezza. L’hacker di Hong Kong sta infatti sfruttando un codice scritto anni prima dallo stesso Hathaway, il che rende quest’ultimo l’unica persona in grado di capire cosa si celi dietro questi attacchi apparentemente insensati e sconnessi.

La sensazione che si ha guardando questo cyber thriller teso e oscuro, è quella di trovarsi di fronte ad un’opera ben riuscita che, tutto sommato, però, avrebbe potuto dare di più. Il film in sé, pur riuscendo a catturare l’attenzione dello spettatore nonostante la complessità di alcuni passaggi, è costellato da una serie di grandi e piccole imperfezioni, che difficilmente ci saremmo aspettati di trovare in Michael Mann. Nelle battute iniziali, ad esempio, esso risente dell’eccessiva dilatazione di alcune scene, cosa che oggi risulta "antica" e che un montaggio più serrato e alla moda avrebbe di sicuro evitato. Pesano inoltre, anche se in maniera meno evidente, i superficiali approfondimenti psicologici dei personaggi, esplicati attraverso alcuni dialoghi inconsistenti e delle background stories non proprio originali (vedi la poliziotta che combatte il terrorismo dopo aver perso un suo caro durante l’11 settembre ).

Al di là, però di questi "nei", Michael Mann rimane sempre Michael Mann e, pur risultando un po’ “sbiadito” rispetto ai suoi tempi migliori, è comunque in grado di offrire uno spettacolo di gran lunga più entusiasmante rispetto a molti dei suoi colleghi cimentatisi nel genere thriller. Ecco quindi che, nelle scene adrenaliniche, torna a farsi vedere la sua mano sapiente, realizzando come sempre sequenze dal forte impatto visivo, siano esse sparatorie, inseguimenti o esplosioni. In particolare, nella seconda parte, una volta lasciatoci alle spalle il momento di calma prima della tempesta, il ritmo aumenta costantemente, facendo finalmente decollare il film verso un finale scritto e diretto a regola d’arte (questo sì, degno delle opere più riuscite del grande regista americano).

Certo in Heat - La sfida c’erano Al Pacino e Bob De Niro a scontrasi mentre qui c’è solo Chris Hemsworth che veste la parte del duro e tormentato Hathaway e non se la cava neanche tanto male - un passo avanti rispetto a Thor, comunque leggermente sottotono rispetto a Rush. Il film è andato malissimo negli Usa e uscito sottotono; vale comunque la pena che i cinefili europei lo sostengano come una vera bandiera di chi non si piega al mainstream di oggi.


CAST & CREDITS

(Blackhat); Regia: Michael Mann; sceneggiatura: Michael Mann, Morgan Davis Foehl; fotografia: Stuart Dryburgh; montaggio: Leo Trombetta, Joe Walker; musica: Harry Gregson-Williams, Atticus Ross; interpreti: Chris Hemsworth, Wei Tang, Viola Davis, Ritchie Coster, Holt McCallany; produzione: Legendary Pictures, Forward Pass; distribuzione: Universal Pictures; origine: USA, 2015; durata: (esempio) 133’; webinfo: Sito Ufficiale


Enregistrer au format PDF