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CAMBIO DI INDIRIZZO

Pubblicato il 1 dicembre 2006 da Fabiana Proietti


CAMBIO DI INDIRIZZO

Sorretta dalle critiche positive ricevute in patria alla Quinzaine del Festival di Cannes, la pellicola del regista e attore Emmanuel Mouret arriva sui nostri schermi, in un clima natalizio solitamente ben disposto verso le commedie sentimentali.
Già abbastanza affermato in patria - questo è il suo sesto lavoro - e ora al debutto internazionale con Cambio di indirizzo, il giovane autore si trova a narrare con molta leggerezza le vicende di cuore di quattro giovani parigini, due ragazze e due ragazzi, tra amicizie amorose e colpi di fulmine ingannevoli.
Mouret, protagonista assoluto del film nei panni di David, musicista di provincia appena sbarcato in città, è presente in ogni scena, ogni inquadratura, lasciando spazio agli altri personaggi soltanto nella misura in cui si confrontino con il suo.
Rispetto alla recente produzione, che privilegia spesso opere corali, in cui ogni personaggio ha una sua rimarchevole dimensione - si pensi in proposito al notevole Cuori di Resnais e ad altre sue opere della maturità come Parole, parole, parole - quella di Mouret è una strategia originale e coraggiosamente autoriale ma può alla lunga risultare controproducente e superficiale.
Infatti, nonostante la verve e la simpatia, a volte troppo ammiccanti, che il film comunica, Cambio d’indirizzo ha il fiato corto, scopre le sue carte troppo in fretta e si consuma velocemente.
Se la presentazione dei personaggi, specie la frizzante Anne, finta svampita interpretata dall’esordiente Frédérique Bel (che il doppiaggio italiano penalizza notevolmente) è efficace e ben tratteggia figure giovanili teneramente inesperte, alla ricerca di grandi amori, il resto del film gira a vuoto in attesa dell’immancabile happy end un po’ troppo “telefonato”.
Che i riferimenti del giovane autore siano “alti” si vede: dagli intrecci orditi dal caso, dall’hasard, tipici del cinema rohmeriano, alla perpetua sfortuna sentimentale condita da una personalità che tutto sovrasta, come il miglior Woody Allen; non sembra, però, che abbia davvero imparato la lezione e i suoi modelli rimangono irraggiungibili, richiamati solo in superficie, senza un serio lavoro di rielaborazione personale.
Un’occasione sprecata per un film che poteva essere davvero delizioso con qualche limatura alle gag e ai doppi sensi e una maggiore capacità analitica.
Così rimane una simpatica commediola in cui delle pedine si muovono rigidamente su una scacchiera, ma che scacchiera! Una Parigi autunnale e dorata cui basta qualche scena all’aperto per rendersi l’unica, vera, bellissima protagonista.

(Changement d’adresse) Regia; soggetto; sceneggiatura: Emmanuel Mouret; fotografia: Laurent Desmet; montaggio: Martial Salomon; musiche: Frank Sforza; interpreti: Emmanuel Mouret (David), Frédérique Bel (Anne), Fanny Valette (Julia), Dany Brillant (Julien); produzione: Moby Dick Films; distribuzione: Lady Film; origine: Francia, 2006; durata: 85’; web info: sito ufficiale

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