Cameron Bright, un vampiro assetato di Storia

Abbiamo incontrato Cameron Bright al Festival del cinema di Roma, dove si trova in veste di protagonista (per la prima volta) di Little Glory di Vincent Lannoo.
Sei d’accordo con ciò che dice Vincent Lannoo, che l’amore è ciò che può aiutarci in questa crisi mondiale?
Certamente, alla fine l’amore è ciò che cerchiamo tutti. Il mio personaggio, Shawn, è una persona che ha perso tutto, dal cane alla famiglia, ma soprattutto una gerarchia nelle sue priorità. L’amore è un sentimento così forte che lo aiuta a rimettere a posto la sua vita, anche se rimane sempre una parte oscura in lui che lo porta ovviamente a commettere degli errori e delle azioni sbagliate.
Cosa hai messo in questo personaggio di te stesso, della tua esperienza?
Ogni attore per potersi definire tale deve essere capace di mettere se stesso nel proprio ruolo, di creare un relazione forte col personaggio. Per quanto riguarda il personaggio di Shawn, io e lui abbiamo tantissimo in comune. Ciò che ci ho messo di mio è innanzitutto ogni singola parolaccia…. Ma in realtà Shawn è al 90% me. Io non mi sento neanche un attore, ma più un bugiardo a pagamento, perché il mio mestiere è far finta di essere qualcun altro. Ma nel caso di Shawn non ho mentito neanche così tanto: non è stato difficile calarsi nella parte perché come dicevo mi assomiglia tantissimo. Entrare nei panni altrui è bello anche perché ti consente per un lasso di tempo di dimenticare la tua vita per vivere quella di qualcun altro: interpretare Shawn mi ha consentito una pausa dai problemi di tutti i giorni.
Come hai sviluppato la relazione con il personaggio di Isabella Blake-Thomas, nel film tua sorella Julie?
All’inizio del film Shawn non ha veramente idea di come esprimere il proprio amore, fa degli errori che poi si trova a dover correggere per potersi in un certo senso riappropriare di questo amore. Anche io ho quindi cercato di seguire un iter in cui progressivamente conoscevo Isabella sempre meglio, ed alla fine eravamo affiatatissimi.
Pensi che sia meglio avere un piccolo ruolo in un blockbuster come Twilight, dal momento in cui i protagonisti di questo genere di film spesso rimangono incollati ai loro personaggi, non riescono più ad avere credibilità in altri ruoli?
Ho recitato in circa 28 film, di cui solo 2 hanno un budget enorme: X-Men 3 e Twilight. Tutti gli altri sono produzioni indipendenti, e Little Glory è il mio primo ruolo da protagonista.
Sono contento di avere una parte in Twilight, ma sono anche contento che questa parte sia abbastanza piccola da fare in modo che la gente non mi veda sempre e solo come vampiro. Perché voglio essere in grado di avere dei ruoli che siano anche realistici, mentre Twilight è un fantasy, a meno che ovviamente non ci sia qualcuno che crede ai vampiri e ai lupi mannari. Little Glory è vero, è un film in cui ho desiderato recitare; Twilight mi piace ed è positivo per la mia carriera, ma non voglio per sempre fare solo grosse produzioni con tanti attori famosi. Voglio essere un attore a 360 gradi, e recitare anche in film diversi. Non mi importa che siano indie o no, perché non faccio questo mestiere per i soldi o la notorietà. In Canada vivo in una piccola isola (l’isola di Vancouver) che ha solo 90.000 abitanti: lì non importa davvero se hai fatto un grosso film hollywoodiano perché tutti ti riconoscono per strada anche solo se hai recitato in una pubblicità.
Non mi importa di far parte solo di opere con un grande budget: ho un ottimo team che mi copre le spalle, e la mia manager sa e comprende che per me importa solo recitare. Che sia un kolossal hollywoodiano o un film indipendente, basta che la sceneggiatura sia buona e abbia qualche chance di arrivare da qualche parte. Non mi importa neanche se la mia parte sarà quella del protagonista o durerà solo 20 minuti: se sento che c’è un motivo per cui dovrei essere nel film allora lo farò per certo.
Accettare Twilight è stata ovviamente una decisione immediata, tutti lo farebbero se potessero. Io sono stato molto fortunato perché il ruolo mi è stato offerto: non potevo andare al provino perché ero rimasto coinvolto in una rissa e avevo il labbro tumefatto, ma mi hanno offerto di fare Alec comunque.
Pensi che Robert Pattinson rischi la sua carriera perché potrebbe venire troppo associato al suo personaggio, Edward Cullen, in Twilight?
Non ne ho idea, dipenderà da lui e dai ruoli che sceglierà in futuro. Credo che il problema principale in questi casi riguardi la gente che guarda il film: Robert Pattinson è un fantastico attore, quindi le persone dovrebbero amarlo per la sua recitazione ed andare a vedere i suoi film per questo; non solo pensare che lo amano nelle vesti del vampiro e che lo vogliono vedere come tale per sempre. Quindi è chi va al cinema che deciderà se Robert dovrà essere un vampiro fino alla fine dei suoi giorni o se potrà anche fare altro. Ovviamente Twilight è ancora in corso, quindi sarà difficile rompere con quell’immagine in questo preciso momento, ma in un paio di anni le cose cambieranno. Robert Pattinson sarà ancora un attore anche tra vent’anni, quindi si vedrà.
Puoi dirci almeno cinque dei tuoi libri preferiti?
Ora come ora non mi viene in mente niente… mi piacciono i libri da colorare! Scherzi a parte non leggo un libro da non so quanto tempo. Comunque mi piace molto la storia, per cui leggo volentieri libri storici. Uno che vorrei leggere è il Mein Kampf, che è una sorta di autobiografia (anche se in realtà non lo è, ndr). Mi piacciono questo genere di libri, più personali. Poi in realtà leggo sceneggiature quasi tutto il tempo, il che non mi lascia molto tempo per i libri, anche se ovviamente ho letto tutti quelli di Twilight.
Nel film Little Glory giochi anche ai videogiochi e bevi molta birra, dato che dici che il personaggio è al 90% te, è così anche nella tua vita vera?
Assolutamente. I miei videogiochi preferiti sono FIFA e Pro Evolution Soccer, e ora che mi ci avete fatto pensare mi viene una voglia incredibile di tornare a casa a giocarci! Per quanto riguarda il bere ho adorato stare in Belgio perché non avevo idea che in un paese così piccolo ci potessero essere 250 birrifici e 80 tipi di birre diversi. Credo di averle provate tutte.
Dato che ti piace la storia, c’è qualche personaggio storico che ti piacerebbe interpretare?
Non c’è un personaggio in particolare che mi piacerebbe interpretare, ma la mia passione è la seconda guerra mondiale, quindi magari vorrei essere in un film ambientato in quel periodo. Fino a qualche tempo fa non sarebbe stato possibile: non ci sono molti bambini nei film sulla seconda guerra mondiale. Ma ora sono cresciuto e quindi credo di avere più possibilità in quel senso.
Quando è iniziata la tua carriera da attore?
Quando avevo sei anni, attraverso un’amica di famiglia che curava dei cataloghi pubblicitari, e poi sono passato alla pubblicità televisiva. Il mio primo ruolo in un film invece l’ho ottenuto quando avevo nove anni: era Godsend con Robert De Niro.
Ricordi il tuo primo giorno su un set?
Si, era una pubblicità per la Pixie, indossavo solo una specie di pannolone e correvo avanti e indietro tutto felice. E questo è tutto quello che mi ricordo…
E i tuoi progetti futuri?
Per adesso c’è la promozione Little Glory, che per me è molto importante. Poi verrà un film per la televisione e ovviamente Twilight: Breaking Dawn.

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