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Cubovision 2013 - 2014 (Conferenza stampa)

Pubblicato il 30 settembre 2013 da Giammario Di Risio


Cubovision 2013 - 2014 (Conferenza stampa)

Da anni siamo protagonisti di una rottura storica tra vecchi modelli di fruizione e nuove forme di linguaggio mediale. È l’epoca della Broad Band TV, con il passaggio sempre più deciso da una programmazione lineare, di fatto passiva, ad una programmazione allargata che si espande per maggiori, quanto ridotte in termini quantitativi, fette di pubblico. Lo spettatore medio progressivamente ha necessità di controllare il suo immaginario e, per fare ciò, gestisce le proprie visioni anche accettando di pagare: il video on demand. La visione ha perso i suoi connotati classici e la distribuzione di informazioni via internet invade la televisione, con il consumatore che accresce la propria voglia di contenuti di alta qualità. Abbiamo un bisogno urgente di “rimpinguare” di storie, racconti, serializzazioni la nostra realtà parallela, cioè quell’angolo contrapposto al vivere quotidiano che, a partire dagli anni Ottanta, ha iniziato il suo periodo di riconfigurazione mediante la globalizzazione e il consumismo.

Nella gara entrano tutti i network televisivi mondiali e anche qui da noi, nonostante i colossi SKY e MEDIASET, la disputa a abbracciare fette di pubblico si fa sempre più agguerrita. In campo è scesa già da tempo CUBOVISION, la tv on demand di Telecom Italia, che ha presentato a Roma la sua programmazione per la nuova stagione.

Vista la continua aggressione sul mercato occidentale delle Broad Band TV, anche CUBOVISION, come ha sottolineato il responsabile alla programmazione Piero de Chiara, si prepara a tornare nell’agone forte di una videoteca on demand tra le più fornite d’Italia e una collaborazione con RAI CINEMA che arricchirà di nuove anteprime assolute la televisione in chiaro. La frammentazione di contenuti è dovuta alla crescente nascita di nicchie, fette ridotte di pubblico e metaforizza perfettamente la continua aggressione in atto alla cornice classica televisiva, con un quadro sempre più rimpicciolito con i supporti tablet e smartphone. Come ha sottolineato De Chiara in conferenza, il futuro è della tv on demand, come dimostra l’esempio americano della rete NETFLIX (che ha prodotto una delle serie televisive tra le più apprezzate dell’ultimo periodo: House of cards), che presenta un servizio abbonamento di film illimitati in streaming che la pone al terzo posto come traffico internet in download nelle ore di picco. CUBOVISION vuole entrare in questa “guerra espansa” e nell’inseguimento ha scelto, come guida, un grande esperto in materia e vero Peter Pan del linguaggio televisivo: Carlo Freccero.

Responsabile del programma Fuoriserie, Freccero, presente alla conferenza, ha voluto sottolineare la continua vampirizzazione, sui vecchi modelli di fruizione, della cosiddetta “nuova televisione”. Puntando sulla sua grande esperienza in materia e non facendosi scrupoli nell’esaltare la sua attività ultratrentennale nella programmazione televisiva, il nostro ha presentato le serie di CUBOVISION che tenteranno di fidelizzare sempre maggior pubblico nei prossimi mesi. Ci sarà il political drama, con Secret State e si andrà nella capitale dell’Afghanistan, con Kaboul Kitchen, serie quest’ultima che utilizza il genere commedia all’interno di uno spazio, scenario di guerra. La serie ha avuto grande successo in Francia, trasmessa da CANAL PLUS. Infine gli abbonati potranno “fare le valigie” e andare a Marsiglia per interfacciarsi con Bravi Ragazzi, che racconta della malavita marsigliese e degli immigrati nordafricani con grande ritmo e movimenti nevrotici della macchina da presa.

Una televisione dunque che non vuole “ruminare” serie già viste, viceversa offrire momenti “memorabili” con strutture ibride e una schiera diversificata di forme di intrattenimento atte a pungolare stomaco e mente dello spettatore. Freccero ha poi affrontato il tema della “scientificità” del fare televisione, in cui la creatività profusa per il palinsesto deve sempre albergare all’interno di una costrizione, quasi che la riuscita di una determinata programmazione dipendesse, sempre e comunque, da una sua necessaria narcotizzazione all’interno di scatole cinesi, quest’ultime precise quanto granitiche.

Segnaliamo infine, per quanto riguarda all’offerta cinematografica, che la collaborazione tra CUBOVISION e RAI CINEMA porterà agli abbonati i seguenti titoli in anteprima assoluta: Gli infedeli, Sette giorni all’Havana, I segreti della mente, Il mio migliore incubo, La scuola è finita, Il paese delle spose infelici e L’ultimo terrestre.

Per info su come abbonarsi:

www.cubovision.it


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