CUORI

“C’è un fuoco che brucia dentro ognuno di noi, è il fuoco delle nostre passioni e dei nostri difetti... un fuoco che arde e ferisce noi e gli altri che ci sono attorno”. C’è un fuoco che arde, è vero, nel “cuore” di Alain Resnais, una forza che emoziona trasmettendo serenità e pacatezza. Con il tocco leggero di chi conosce la propria arte, il maestro francese - premio per la miglior regia durante l’ultima Mostra del Cinema di Venezia - restituisce in ogni inquadratura un senso di tranquillità che prescinde dal contesto narrato.
Nel solco della tradizione francese Resnais dirige una pellicola incentrata sulla vita di sei persone, seguendole nella loro quotidianeità. Uomini come tanti, impegnati nel normale confronto con i problemi di tutti i giorni, sul lavoro, a casa. Un caos di eventi apparentemente non riconducibili a nessuna logica. Pizzicando tutte le corde dell’animo, dagl’acuti comici ai bassi più toccanti, Resnais riporta proprio questa casualità. Un concerto di piccoli eventi, a prima vista insignificanti, che messi l’uno vicino all’altro, osservati a distanza, come in un quadro impressionista, restituiscono una splendida figura d’insieme. Fatti apparentemente anempatici, a volte dissonati ma proprio per questo verosimili, fedeli al caso che permea le nostre esistenze. Vite di solitudini, di emozioni e sentimenti che travolgono le coscienze; vuote come le case che visita Nicole/Morante, alla ricerca di una felicità familiare perduta, gelide come la neve che avvolge Lionel/Arditi e Charlotte/Azéma. La neve, che chiude ogni scena, teatralmente, rendendo il senso del tempo che scorre inesorabile.
Il maestro francese, adattando la piécè teatrale Private fears in public places di Ayckbourn, dirige una pellicola nel solco della tradizione. Una messa in scena asciutta, essenziale tutta al servizio delle parole e delle interpretazioni. Dalle luci alla scenografia, dalle scelte registiche al montaggio ogni elemento del film sembra esser subordinata agli attori in scena. Attori che brillano nelle loro parti seguendo magistralmente il regista nei continui scarti di tono. Un film parlato, dalla teatralità evidente, che gioca con le battute in un continuo rimbalzo fra la commedia e il dramma. Azèma, Morante, Wilson, Dussllier, Arditi, Carrè, gli interpreti si alternano sulla scena e si esaltano in una sfilata di caratteri e personaggi che nella loro semplicità, dall’agente immobiliare alla segretaria costretta a trovarsi un secondo lavoro, rendono omaggio alla realtà odierna.
Non sarà il genio di Hiroshima mon amour, ma la classe...
(Coeurs) Regia: Alain Resnais; soggetto e sceneggiatura: Alain AyckbournXXX; fotografia: Eric Gautier; montaggio: Hervé de Luze; musiche: Mark Snow; interpreti: Sabine Azema, Laura Morante, Lambert Wilson, Andre Dussollier, Pierre Arditi, Isabelle Carrè; produzione: France 2 Cinéma, StudioCanal, Achab Film, Soudaine Compagnie (FR) con il sostegno di CNC (Avance sur Recettes), Région Ile-de-France, Eurimages, Arena Films; distribuzione: BIM; origine: Francia; durata: 120’
