DARK WATER

Banale remake stile hollywoodiano di un già poco ispirato horror del padre di The Ring, Hideo Nakata.
Ormai è diventata una moda irrinunciabile quella di rifare il make up ai film horror asiatici, portandoli ad Hollywood e rimpiazzando cast e, in molti casi, regista con visi e sensibilità a stelle e strisce. Escluso l’interessantissimo The Ring di Gore Verbinski, di gran lunga superiore all’originale di Hideo Nakata, tutti gli altri, The Grudge in testa, sono risultate inutili brutte copie che nulla avevano da aggiungere alle loro matrici nipponiche. Non fa sicuramente eccezione questo Dark Water di Walter Salles, il quale ha una colpa ancora più grossa rispetto ai suoi predecessori, vale a dire quella di essere il remake di un film già di suo poco ispirato e speculare riproduzione di The Ring. La solita bambina fantasma, con i soliti capelli lunghi che le coprono il viso, l’immancabile aspetto pallido cadaverico (stile obitorio di C.S.I.) e la continua voglia di rompere l’anima a chiunque veda la sua cassetta o vada ad abitare nel suo palazzo. Questa volta il ‘male’ è una minacciosa infiltrazione d’acqua che si estende sul soffitto del nuovo appartamento della neo divorziata Dahlia Williams (la sempre più bella e brava Jennifer Connely) e di sua figlia Ceci. Dal momento in cui appare la macchia, che via via si fa sempre più grande, Ceci incomincia ad incontrare una strana ragazzina che si scoprirà essere scomparsa molto tempo prima dall’appartamento superiore. Cosa vorrà? Perchè questa piccola capellona perseguita Dahlia e sua figlia? Inutile svelare il finale, anche se da svelare c’è molto poco. È davvero irritante vedere un bravo regista come Walter Salles (autore del bellissimo I Diari della motocicletta) sprecarsi nel dirigere una pura operazione commerciale, che non ha alcun tipo di rilevanza artistica nè alcun tipo di giustificazione. Perchè non distribuiscono nei cinema i film originali? Hanno paura che gli occhi a mandorla e/o i visi non americani attirino poca gente al botteghino? Non è che in futuro vedremo rigirati da capo Ferro 3 o i film di Kurosawa, magari interpretati da star internazionali? Speriamo di no, ma viste le stravaganze degli ultimi anni (Nolan con Insomnia e Crowe con Vanilla Sky insegnano) è lecito aspettarsi di tutto.
CAST & CREW
Regia: Waltere Salles; soggetto: Kôji Suzuki; sceneggiatura: Rafael Yglesias; fotografia: Alfonso Beato; montaggio: Daniel Rezende; musiche: Angelo Badalamenti; interpreti: Jennifer Connelly, Ariel Gade, John C. Reilly, Tim Roth, Dougray Scott, Pete Postlethwaite; produzione: Doug Davison, Roy Lee, Bill Mechanic, Diana Pokorny, Ashley Kramer; origine: U.S.A.; anno: 2005; sito internet: http://darkwater.movies.go.com/
