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DVD – Almodóvar: Cosa ho fatto io per meritare questo?

Pubblicato il 31 marzo 2007 da Ramon Gimenez de Lorenzo


DVD – Almodóvar: Cosa ho fatto io per meritare questo?

Quarto lungometraggio di Almodóvar, Cosa ho fatto io per meritare questo?, segue L’indiscreto fascino del peccato e, come quest’ultimo, assume da subito i connotati di una falsa commedia. Ad alcune scene comiche si contrappone la descrizione drammatica della realtà che ha nella tragicità del personaggio di Carmen Maura il suo apice. Il film non narra una storia d’amore, ma descrive una vita di orrore e di ingiustizia quotidiana attraverso la figura di una madre di famiglia. È la società spagnola ad essere messa sotto accusa, una società che reprime e violenta gli individui rendendoli tutti impotenti. Significative in questo senso sono le prime inquadrature del film, con Gloria (Carmen Maura) che attraversa una piazzetta di Madrid per andare a lavoro in una palestra di arti marziali: l’inquadratura si sofferma su una troupe che sta girando un film (questo o un altro?) e il fonico con un lungo microfono segue la donna per scherzo. Siamo già nella finzione oppure dobbiamo ancora entrarci? E il microfono fallico ci introduce alla scena successiva, dove colui che poi scopriremo essere un ispettore di polizia, tenta di sedurre e violentare sotto la doccia Gloria (Carmen Maura), ma inutilmente, non riuscendo ad avere un’erezione. Così comincia, sotto il segno dell’impotenza maschile e femminile, uno dei film più belli e crudeli di Almodóvar. Gloria è doppiamente vittima, della difficile vita che conduce e della grottesca comicità che suscitano le sue disavventure familiari nello spettatore. La struttura narrativa del film segue i codici del melodramma, ma Almodóvar, nel voler fondere più generi cinematografici, fa risaltare una mescolanza di umorismo e dramma che è stata una caratteristica della cultura cinematografica spagnola negli anni ottanta e novanta. L’umorismo diviene quindi un’arma contro la sofferenza, l’amarezza della vita e la morte.
Uno degli aspetti più buffi di questo film è la grande presenza di fantasiose false pubblicità che spesso creano una mescolanza di diversi livelli di finzione e che richiamano gli esordi artistici del regista. L’utilizzo funzionale della pubblicità è diventato una delle sue peculiarità tanto da essere presente in quasi tutti i suoi film. Lui stesso la definisce lo spazio di creazione più aperto alla follia comica, all’umorismo, al surrealismo. La pubblicità per Almodóvar è sempre presente nella nostra vita, ci accompagna quasi in ogni cosa che facciamo. È come un mobile negli appartamenti di chi vive in città, fa parte dell’arredamento e della sistemazione interna della casa. Ovviamente la descrizione dei personaggi utilizzati, veri e propri prototipi pubblicitari, è piena di cliché. Il personaggio centro e bersaglio privilegiato della pubblicità, in una società come quella spagnola dei primi anni ottanta che cercava di crescere e svilupparsi senza preoccuparsi troppo della direzione presa o senza un preciso disegno politico e sociale, è la donna di casa, colei che guida il consumismo crescente di cui la medesima pubblicità è madre e figlia allo stesso tempo. Gloria è così ripresa sistematicamente all’interno degli elettrodomestici che utilizza, come il forno, la lavatrice, il frigorifero. L’effetto ottenuto è di alienazione dalla realtà, contemporaneamente comico e inquietante. Sono proprio gli elettrodomestici gli unici testimoni della sua sofferenza. Solo loro, come se potessero come oggetti acquisire una personalità, la abbracciano, la accolgono, la proteggono.
Anche l’aspetto autobiografico è forte in questo bellissimo film. Sono presenti molti ricordi personali legati alla famiglia del regista. Solo ultimamente Volver, che molto ha preso da questo film, ne ripropone una uguale densità e intensità: il personaggio di Chus Lampreave è ispirato alla madre, soprattutto nelle espressioni gergali che sono tipiche della Mancha. È il film meno colorato di tutta la sua produzione, girato a tinte spente in un ambiente invernale, piovoso e triste, che sottolinea la miseria sociale e consegna, agli occhi dello spettatore, un’immagine di una Madrid oppressiva. Una rudezza visiva che sottolinea l’aspetto critico e di denuncia di quest’opera rispetto ad altre. È la grottesca tristezza della vita di Gloria a fungere da cassa di risonanza per le denuncie sociali presenti nel film. I costumi di scena sono abiti sciupati, lisi, impregnati di quella sporcizia ordinaria tipica delle famiglie proletarie e modeste della periferia di Madrid, dei quartieri popolari, una volta vanto del regime franchista, ora solo squallidi alveari dove i meno fortunati vivono i paradossi surreali della vita reale quotidiana.

La qualità audio-video

Il menù principale richiama in modo inconfondibile lo stile pop dei titoli di testa con i quali parte una qualità video buona, i colori sono quelli giusti e l’immagine è di buona qualità. Discreta si presenta nel complesso anche la qualità dell’audio che, a causa di entrambe le tracce mono, non brilla per coinvolgimento e nel confronto tra le due quella italiana risulta registrata leggermente più bassa.

Extra

L’edizione della Rarovideo è arricchita da un buon booklet bilingue Italiano/Inglese che, oltre a bigrafia e filmografia del regista e a una presentazione completa e puntuale del film fatta da Laura Nicoli, ha una discreta Antologia della critica dove ampio spazio è dato a uno dei principali conoscitori di Almodóvar: Frédéric Strauss. Gli extra invece non rendono giustizia ad una pellicola che avrebbe meritato ben altro trattamento. Oltre alla doverosa presenza del trailer in lingua originale e alla superflua rilettura che Vladimir Luxuria fa del film sarebbe stato utile arricchire il dvd con almeno qualche dato in più: una galleria fotografica, le schede tecniche del cast e le relative filmografie.

[marzo 2007]


(¿Qué he hecho yo para merecer esto!!); Regia: Pedro Almodóvar; interpreti: Carmen Maura (Gloria), Angel de Andrés López (Antonio), Chus Lampreave (la nonna), Veronica Forqué (Cristal), Kiti Manver (Juani), Juan Martinez (Toni), Ponzalo Suarez (Lucas), Amparo Soler Leal (Patricia); distribuzione dvd: Rarovideo; formato video: 16/9 - 1.78:1; audio: (mono) italiano 2.0, spagnolo (v.o.) 2.0; sottotitoli: italiano, inglese.

Extra: 1) Intervista a Vladimir Luxuria, in qualità di artista Drag Queen (in italiano con sottotitoli opzionabili in inglese), 2) Trailer originale, 3) Credits DVD.


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