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DVD + libro - La strada di Levi. Da Auschwitz al postcomunismo. Viaggio alla scoperta di un’Europa sconosciuta

Pubblicato il 5 agosto 2010 da Edoardo Zaccagnini


DVD + libro - La strada di Levi. Da Auschwitz al postcomunismo. Viaggio alla scoperta di un'Europa sconosciuta

E’ davvero interessante, e ricco di contenuti, questo cofanetto (film più libro) edito da Chiarelettere. Accanto al dvd La strada di Levi, l’originale e denso documentario che nel 2006 Davide Ferrario costruì insieme a Marco Belpoliti (in assoluto il maggiore studioso di Primo Levi), la casa editrice milanese pubblica un libro dal titolo Da una tregua all’altra. Del libro avremo modo di parlare più avanti, prima raccontiamo velocemente cosa c’è nel fortunato documentario di Ferrario e Belpoliti: cinquanta anni dopo il viaggio di ritorno di Primo Levi da Auschwitz (un percorso durato circa otto mesi, un errare disordinato e fertile in vari paesi dell’Est europeo all’indomani della fine del secondo conflitto mondiale, e raccontati dall’autore nel romanzo La tregua, uscito nel 1963), Davide Ferrario ha deciso di tornare su quei luoghi non solo per ricordare la vicenda drammatica dello scrittore poi morto suicida, ma anche, e soprattutto, per vedere come è cambiata l’Europa in così tanto, poco tempo.
La strada di Levi è un road movie documentario sui paesi dell’ex Unione Sovietica e sull’Est in generale, ed è uno dei pochi casi, come è scritto nella presentazione del libro, di film-documentario-saggio.
La strada di Levi non è un film su Levi, nè tantomeno è tratto da La tregua di Levi, ma è un film sul passato recentissimo dell’Est europeo.

La qualità audio-video

La qualità è molto buon sia per l’audio che per il video. I colori degli spazi filmati dal regista sono rispettati totalmente, ed anche la grande attenzione di Ferrario agli aspetti sonori non è tradita.

Extra

Se si può considerare Extra, nel senso che il libro è prezioso almeno quanto il dvd, allora il libro è l’extra del film. Ma, ripetiamo, si tratta di due importanti blocchi di un unico lavoro, complementari tra loro.
Il libro: Si tratta di un testo composto da firme autorevoli e ricchissimo di spunti, carico di intelligenti ed utili riflessioni sullo scrittore torinese e sulla sua opera, ma non solo. Che cosa c’è più esattamente nel libro? Nel libro che accompagna il viaggio cinematografico di Ferrario e Belpoliti si alternano molte voci, con lo scopo di analizzare il cuore, il centro e i problemi vitali dell’opera di letteraria e della vicenda umana di Primo Levi. Sono raccolti pensieri e voci dello scrittore torinese, e insieme al suo pensiero e al suo racconto, ci sono anche le parole del suo amico e scrittore Mario Rigoni Stern. Insieme a molto altro, ovviamente, compresa un’intervista allo stesso Primo Levi del 1982, in occasione del suo ritorno ad Auschwitz, realizzata da Emanuele Ascarelli e Daniel Toaff. Che toccante è dire poco.
Di Primo Levi ci sono anche due deposizioni giurate che egli rese alle autorità giudiziarie italiana e tedesca nel 1960 e 1971. Una dopo l’altra aprono il libro e non lasciano indifferenti. Il primo saggio di approfondimento è scritto proprio da Marco Belpoliti, che introduce la figura letteraria di Levi attraverso cinque saggi sull’autore, “cinque pezzi su Primo Levi”, in cui parla di Se questo è un uomo, de La tregua ed anche de I sommersi e i salvati, secondo Belpoliti il capolavoro di Levi, “un libro che contiene riflessioni vertiginose sulla natura stessa della testimonianza dei sopravvissuti dal lager, dei Salvati, del possibile fallimento storico della testimonianza, della perdita della memoria, ma anche di un tema divenuto centrale nell’attuale società di massa, la cosiddetta “zona grigia”. Nel lager scrive Belpoliti citando e interpretando Levi, non esistono solo i carnefici e le vittime, ma quella vasta zona intermedia tra il bene e il male che è appunto la zona grigia. C’è chi può assumere entrambe le posizioni alternativamente, i silenziosi collaboratori che servono il potere. Belpoliti chiarisce l’importanza testimoniale e letteraria di Levi, un grande scrittore d’occasione, dove l’occasione è stata ciò che gli è capitato. Il pensiero di Belpoliti si basa una conoscenza approfondita di Levi, e sull’analisi dei vari libri dello scrittore torinese, preziosa e precisa, pensiamo solo al tema del sogno nell’opera di Levi, qui spiegato da Belpoliti.
A seguire, un altro interessante saggio, quello della giornalista Lucia Squaglia. Il tema è la capacità de La tregua di raccontare l’Europa martoriata all’indomani della fine della guerra. Un caso unico precisa l’autrice, in cui racconto, storie/Storia e geografia si equivalgono perfettamente. La tregua , prosegue l’autrice del saggio, è il racconto di un momento particolare, di un "tempo vuoto", come lo definisce Levi, di un anno zero in cui sembravano scomparsi per sempre i concetti di multietnicità, multireligiosità e multilinguismo che avevano contraddistinto l’Europa.
Nel libro ci sono ancora molte cose, a partire da due saggi di Andrea Cortellessa: il primo raccoglie moltissimi interventi di Levi e li adopera per un ulteriore approfondimento del tema trattato; il secondo parla del rapporto tra La tregua e La Strada di Levi, ed è anche questo un testo prezioso, viste la caratura e la passione di Cortellessa nel suo lavoro. Ci sono poi le lettere di Rigoni Stern a Primo Levi ed un profilo dell’autore del Sergente nella neve tracciato da Davide Ferrario, più che altro un racconto di come il regista era riuscito a coinvolgere Rigoni Stern per il suo documentario.
Più in fondo ancora Andrea Cortellessa intervista Ferrario e Belpoliti su La strada di Levi, (un’intervista nutrita e lunga) e quando il libro termina si ha la netta sensazione di una commistione inusuale e straordinaria tra cinema e letteratura, un approfondimento simultaneo di argomenti diversi tutti ruotanti attorno alla figura di uno scrittore, Primo Levi, che risulta ancora oggi attualissimo ed importantissimo, nonostante la sua particolarità. L’analisi sfaccettata e trasverale raccolta in questo cofanetto è dunque materiale preziosissimo per chiunque voglia approfondire Primo Levi, ma anche per chi vuole studiare la Storia contemporanea.


(La strada di Levi); Regia: Davide Ferrario; Marco Belpolitigenere: documentario; distribuzione dvd/Editore: Chiarelettere; Anno: 2006
formato video: schermo Widescreen; audio:Dolby Digital 5.1. Italiano; sottotitoli: Italiano non udenti.

Extra: 1) Libro di Marco Belboliti, Andrea Cortellessa, Davide Ferrario: La strada di Levi. Da Auschwitz al postcomunismo. Viaggio alla scoperta di un’Europa sconosciuta.


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