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Dvd + libro: Racconti d’Italia

Pubblicato il 10 aprile 2008 da Edoardo Zaccagnini


Dvd + libro: Racconti d'Italia

Il pacchetto è composto da 3 dvd e da un piccolo libro. Nei tre dischi sono presenti 6 indagini realizzate da Riccardo Iacona tra il 2004 e il 2006 per Raitre, insieme ai suoi preziosi collaboratori tecnici. Le indagini di Iacona sono fatte col cuore e con una grande passione per il proprio lavoro. Anche con quel sentimento confuso di rabbia e passione per la gestione economica, ambientale, culturale e politica del proprio paese. Nel libro di poco meno di cento pagine (dal titolo Televisione aperta) che accompagna la ben più robusta colonna di materiale video, si può leggere l’intreccio di storia professionale e umana che costituisce l’esistenza di Riccardo Iacona: dalla nascita di Rai tre al cosiddetto ‘Editto di Sofia,’ fino all’amicizia con Michele Santoro e al racconto della nascita e della realizzazione di queste ed altre varie inchieste lungo il paese italico. Iacona ha iniziato la sua carriera come aiuto regista nel cinema, finendo poi per lavorare alla Rai. Ha esordito in Scenario di Andrea Barbato per approdare poi nella squadra di Michele Santoro e partecipare alla realizzazione di programmi di successo come Samarcanda, Il Rosso e il nero e Temporeale. Nel 1996 ha lasciato la Rai per seguire Santoro su Italia Uno. E’ stato autore, insieme a Sandro Ruotolo e Corrado Formigli, dei programmi Moby dick e Moby’s. Nel 1999 è rientrato in Rai (sempre insieme a Santoro) e ha lavorato per Circus e Sciuscià. Da solo è stato autore e conduttore del programma W l’Italia: uno straordinario momento di televisione contemporanea che ha cercato di raccontare, attraverso la formula del reportage d’inchiesta, luci ed ombre (a volte il buio pesto) dell’Italia di oggi. Iacona ha ricreato lo studio sul luogo del delitto, in piazze, vicoli e strade. Da lì ha parlato e si è fatto dire dalle persone. Queste le sue parole a riguardo: "è stato un atto di coraggio andare in mezzo alla gente, usare il tempo della politica raccontando la realtà del paese. La battaglia dell’inchiesta è interessante perché incontri le persone". Ma il libro di Iacona, oltre all’autobiografia interessante e affascinante di un serio giornalista italiano, estremamente vincolata agli anni recenti della nostra claudicante democrazia, offre spunti e spiegazioni su cosa sia oggi il giornalismo d’inchiesta. E la conferma di questa lezione teorica, scritta con piglio ed efficacia narrativa, è riscontrabile nei reportages che completano il pacchetto libro /dvd edito da Einaudi: veri e propri documentari (nonché straordinari documenti storico-televisivi) sempre caldi e pieni di realtà che si spalancano porta dopo porta e corridoio dopo corridoio.

Quelle di Iacona sono inchieste scomode, chiare e molto dettagliate, antipatiche e deprimenti per le sentenze che sono costrette ad emettere ad ogni conclusione. D’altronde le inchieste si fanno per scoprire aspetti negativi, altrimenti non si farebbero. La grandezza del lavoro di Iacona, però, è sintetizzabile con una sua stessa dichiarazione: "Il reportage è intrinsecamente a-ideologico, usa la narrazione per raccontare la realtà, tutta la realtà e la fa vibrare. L’intervista è il luogo in cui si misura il giornalista. Ed è fatta dell’incontro/scontro tra due esigenze. Nella domanda c’è già una parte della risposta ma la risposta a volte ti apre scenari inaspettati. Una volta si diceva che il giornalista bravo è quello che sa fare la seconda domanda. Per non manipolare devi saper ascoltare perché sennò crei una realtà falsa. Un’altra accortezza è non nascondere il proprio punto di vista. Rendere esplicito il punto di vista e mettere tutto quello che interessa senza tagliare la realtà. Si può dire di non essere d’accordo con Iacona, ma non che è falso. La fortuna della televisione, rispetto alla carta stampata, è che la manipolazione si vede di più perché è difficile tagliare le parole.

Nelle inchieste di Iacona c’è molta strada, ci sono molti incontri e molte facce. Il giornalista affronta e domanda. Sfila le risposte andandole ad afferrare anche laddove queste sono appena accennate. Le commenta, partecipa, ci mette tanta faccia e una certa, amara, ironia. L’Italia contemporanea è la protagonista di questi tre dvd (ognuno dei quali contiene 2 reportages). In uno si parla di ricerca e di giovani (W la ricerca), in un altro di fidanzati e famiglia (W gli sposi), in un altro ancora di emergenza abitativa (Case!), nel quarto di sanità (Ospedali), nel quinto dell’inadeguatezza della giustizia (Tribunali) e nel sesto delle contraddizioni economiche del nostro presente (W il mercato).

Quello che si può sintetizzare da queste sei puntate acide è che l’Italia è un paese fatto anche di gente che sa fare bene le cose. Gente che fa andare avanti bene, in silenzio e difficoltà, questo paese tornato ad essere, (forse non ha smesso mai di essere) un paese classista, feudale, che ragiona per lobby. Un paese che azzera il valore mediatico di molte sue figure competenti, che impedisce ai giovani di esprimersi e di poter contare sulle loro capacità. Un paese bloccato politicamente e messo molto male su tutti gli aspetti consequenziali di questa malagestione (sanità, casa, giustizia, cultura). Non è piacevole vedere questo gruppo di inchieste, è più un dovere. Il piacere si potrà trovare più in là, quando, tra qualche anno, questi 6 viaggi si riempiranno di uno straordinario valore storico, assicurato dalla propria bellezza intrinseca.


(Racconti d’Italia - 3 dvd) Regia: Riccardo Iacona; produzione: Einaudi/Rai Trade; collana: Stile libero Video; costo: 28 euro; anno: 2007; audio: italiano Dolby Digital 2.0; formato video: 4:3; sottotitoli: italiano

(libro Televisione aperta) Autore: Riccardo Iacona; dati: 96 pagine, brossura; webinfo: Sito Einaudi Video


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