FEFF 2010 - The Actresses - Concorso
Vigilia di Natale 2008. In uno studio fotografico di Seul si consuma una strana quanto improvvisata cena natalizia. Sedute intorno al tavolo ci sono sei celebri attrici coreane di diversa generazione. C’è Kim Ok-vin, star ventitreenne del film di Park Chan-wook Thirst; la modella e attrice Kim Min-hee (Hellcats); Ko Hyun-jung (Woman On The Beach), tornata alla ribalta dopo un controverso e conclamato divorzio; Choi Ji-woo, protagonista dello sceneggiato televisivo Winter Sonata; Lee Mi-suk, la sensuale protagonista di An Affair e Untold Scandal, con una carriera iniziata negli anni Ottanta; e la veterana Youn Yuh-jung, con alle spalle quasi quarant’anni di gloriosa carriera (da Insect Woman del 1972 a La moglie dell’avvocato del 2003). Sono lì per un set fotografico; le loro immagini finiranno sulle pagine della celebre rivista Vogue. Nell’istante dello scatto riconosciamo il divismo, il glamour; nei momenti recitati, nelle conferenze stampa, nelle feste e negli appuntamenti ufficiali, nei fugaci incontri con i fan c’è la “star”. Nel dietro le quinte del set ci sono le loro vite, le personalità di sei donne. Provare ad aprire quella porta, il velo dietro al quale l’attore si protegge, ci regala uno sguardo autentico, vero, che può quasi turbare. E i contrasti, i rimandi tra vita reale e finzione, il vissuto che si riflette nella recitazione, sono aspetti che aumentano la carica di mistero che aleggia intorno alla figura dell’attore. Ecco dunque che il “fuori onda” di un set fotografico diventa seducente strumento di analisi. E’ questa la semplice idea di The Actresses, film a basso budget di E. J-yong che ha come protagoniste proprio sei note attrici coreane nella parte di se stesse. Nonostante l’aspetto da documento del reale, alla base del film c’è una sceneggiatura scritta dallo stesso regista con le protagoniste; nel testo sono finite molti risvolti del vissuto di queste donne, le loro ansie, gelosie, pregiudizi. E’ curioso cercare di intuire quanto di quello che vediamo sullo schermo sia stato inventato e quanto abbia una base nella vita reale.
Si inizia dal loro arrivo nello studio, ognuna con modi diversi di truccarsi, di provare i vestiti, di salutare. La camera si agira nello studio facendoci sentire il privilegio di tale punto di osservazione. Ma la sessione fotografica deve fermarsi; c’è un ritardo per la consegna di alcuni gioielli previsti nelle foto. Ecco che nell’attesa prende corpo una simpatica cena di Natale, con tanto di neve che vediamo scendere leggera dalla finestra. Si mangia e si beve molto, arriva un giovane attore, arrivano altre bottiglie mentre attorno i manager, gli editor di Vogue si affannano per salvare il salvabile e trattenere le donne sul set. Il loro talento si esprime attraverso dialoghi recitati con sublime naturalezza, e dall’incontro di queste diverse personalità scattano dinamiche relazioni che mutano nel giro di pochi minuti. Trapela una vibrante energia dai volti e dalle emozioni delle donne; sembra come se, libere dal loro ruolo di dive, siano colte da una frenetica ansia edonistica. Si agitano, litigano, imprecano, e alla fine si commuovono parlando di divorzio e di come il pubblico giudica il vissuto di una star. E proprio in questo finale il gruppo trova unità e piacere di star insieme e ascoltarsi. E di prendere con leggerezza e passione il racconto delle rispettive esistenze, di sorridere della loro civetteria, del loro mettersi in continua competizione. Alla fine sullo schermo compare la copertina di Vogue con i loro volti. Realtà? Finzione? Che importa. Vadano al diavolo le distinzioni. Godiamo l’energia, la forza e il carisma di queste star, il fascino del dubbio.
The Actresses
(The Actresses); Regia: Lee Jae-yong. Sceneggiatura: Lee Je-Yong, Yun Yeo-Jong, Lee Mi-Suk, Ko Hyeon-Jeong. Choi Ji-Woo, Kim Min-Hie, Kim Ok-Bin. Interpreti: Yoon Yeo-jeong, Lee Mi-sook, Ko Hyeon-jeong, Choi Ji-woo, Kim Min-hee, Kim Ok-bin. Anno: 2010. Nazione: Corea.