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Giano del Bufalo, ecco le mie meraviglie

Pubblicato il 2 aprile 2016 da Giuseppe Giulio


Giano del Bufalo, ecco le mie meraviglie

Quello del Wunderkammer, meglio conosciuto come Camera delle Meraviglie, fu un fenomeno tipico dell’epoca che va dal Cinquecento al Settecento e che ha fatto del collezionismo una vera e propria forma d’arte.

Lo scopo era di possedere oggetti impossibili da trovare in natura e tantomeno da essere collezionati.

Gli oggetti naturali, chiamati naturalia, erano prevalentemente pietre preziose, rari minerali, fossili o stravaganze della natura come animali con due teste o creature totalmente sconosciute. Gli oggetti creati dalle mani dell’uomo, detti artificiali, erano tesori e oggetti unici, come rare reliquie ed oggetti fatti con tecniche complicate o segrete e provenienti da ogni parte del mondo.

Tutti questi reperti erano mirabilia, ovvero cose che suscitavano la meraviglia.

Tutto questo fa pensare a qualcosa di molto lontano dalla realtà attuale o assimilabile per lo più a un museo di arti antiche. Invece proprio a Roma, Giano Del Bufalo ha dato vita ad una collezione di oggetti rari, meraviglie di storia naturale, anatomia animale e umana in grado di sbalordire chiunque.

La passione per l’arte e per la storia, ha portato il cappellaio matto italiano, a girare il mondo in cerca di tesori da aggiungere alla collezione. Infatti, partecipando a diverse spedizioni archeologiche nel deserto orientale egiziano, si è potuto appassionare verso lo studio delle arti orientali. Nonostante i vari campi di studio, l’interesse principale di Giano è quello del periodo storico che va dal Cinquecento fino al Settecento, secoli in cui nasceva l’amore per le curiosità scientifiche tanto da appassionarsi di un’antica tecnica di imbalsamazione dei corpi, nota come Tassidermia.

Tra gli oggetti più interessanti un uovo di struzzo decorato ad inchiostro con la prima bandiera mai appartenuta ai pirati, proveniente dal ritorno di qualche imbarcazione pirata dall’Africa intorno al XVII secolo, e la testa completa di zanne di un Elefante africano adulto (Loxodonta africana) perfettamente conservata, deceduto naturalmente in una riserva nei pressi di Monaco, Germania. L’obiettivo della galleria è di toccare con mano il Meraviglioso, riportando in auge le mode di una nobiltà rinascimentale ormai scomparsa. L’esoterismo, il gusto barocco e le curiosità naturali più bizzarre, a due passi dal Circo Massimo.


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