HAURU NO UGOKU SHIRO (IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL)

Il mondo salvato dai ragazzini? Non basta, oggi il nostro futuro è nella terza età. Non gli atletici e bellissimi anziani a cui sono dedicate sempre più stucchevoli pubblicità, ma proprio quelli che una volta si chiamavano semplicemente “vecchi”: pieni di rughe e di acciacchi, che ansimano a salire le scale, che hanno bisogno di un bastone a cui appoggiarsi. Forse per esorcizzare con un sorriso il passare del tempo, il 63enne Miyazaki ci racconta un’altra delle sue bellissime favole, la cui protagonista Sophie, una ragazza di 18 anni tutta casa e lavoro, viene tramutata in una vecchietta, per il sortilegio di una strega invidiosa dell’amore del mago Howl. Dopo il panico iniziale, tuttavia Sophie scopre che la sua condizione non è poi così male: “quando si è vecchi” riflette “non si ha più imbarazzo a chiedere favori”. Né si ha più nulla da perdere, né si ha più paura. Certo, si può contare solo su se stessi, anzi bisogna persino prendersi cura degli altri, perché il giovane e bellissimo mago di cui ci si innamora e da cui ci si fa assumere come domestica, non è altro che un ragazzino mai cresciuto, che ha bisogno di esorcizzare le sue paure con scintillanti quanto inutili talismani, e secondo cui “se non si è belli non vale la pena di essere al mondo”. Le favole sono sempre crudeli, in fondo, anche se hanno tutte un lieto fine.
Il talento visionario di Miyazaki non si smentisce e la sua inventiva sorprende ogni volta lo spettatore incantato, ma forse non giova al regista la trasposizione in un paese occidentale (anche se non meglio identificato): confrontando questa sua ultima opera quantomeno col precendente Spirited Away, la sua creatività sembra più a suo agio con la fantasia e le leggende giapponesi, i cui demoni fornivano infinite combinazioni di forme, colori e movimento.
Pur se comprensibile di questi tempi (ed incomiabile per il suo messaggio pacifista), il tema della guerra appare superfluo e non amalgamato al resto della storia: in pochi frammenti interrompe una vicenda di per sé compiuta, che riscatta in parte il personaggio di Howl che rischia la vita per difendere la pace, ma sostanzialmente resta didascalica e inerte.
“Esiste l’animazione per gli anziani? Questo film è un tentativo di risposta” dichiara Miyazaki. Forse si poteva senza scrupoli dedicare il film solo a questo tema, ma in questo senso il tentativo è sicuramente riuscito.
[settembre 2004]
regia: Hayao Miyazaki
sceneggiatura: Hayao Miyazaki dal romanzo di Diana Wynne Jones
musica: Joe Hisaishi
voci: Chieko Baisho, Takuya Kimura, Akihiko Miwa
produzione: Studio Ghibli
distribuzione: Lucky Red
origine: Giappone 2004
durata: 119’
