HOSTELS
Se ci limitassimo ad osservare superficialmente il nuovo film di Eli Roth (Cabin Fever), Hostels, probabilmente non troveremmo alcunché di nuovo e interessante. Sulla falsa riga dei suoi riferimenti cinematografici, gli autori orientali Miike (che partecipa al film con un cammeo), Nakata e Park Chan-Wook, il regista costruisce una pellicola cupa, violenta e nauseante, per nulla compiacente nei confronti di uno spettatore addomesticato. Il racconto on the road per l’Europa di due giovani americani, in cerca di forti emozioni e sesso facile, si trasforma in un raccapricciante viaggio nelle aberrazioni della mente umana, nella tortura e nella sofferenza. Al di là della forma, volutamente opprimente e tetra, come in molti horror anni ’70, sotto l’apparenza si nascondono significati più profondi. Per stessa ammissione di Roth “il film rappresenta una critica dell’americano medio, che, pur non viaggiando, crede di conoscere tutto del mondo, certo di poter arrivare a qualsiasi cosa con il denaro”. La facilità con la quale i giovani protagonisti si fanno raggirare è dunque un tropo dell’ignoranza e della superbia con le quali il popolo americano (in molti casi quello “occidentale”) si pone nei confronti degli altri. In questa chiave anche il ribaltamento dell’assioma del turismo sessuale può essere visto come metafora di un’America che, dopo l’11 settembre, si sente vittima del suo stesso sistema, non più (o non esclusivamente) artefice del proprio destino. Non è un caso che il regista leghi il successo recente di molti horror alla “necessità della gente (americana) di urlare per l’insicurezza e la paura che tutti viviamo ogni giorno”. L’idea che Eli Roth veicola attraverso questa pellicola è chiara: in un mondo senza regole, dominato dal potere del denaro, anche il più forte dei carnefici può trovarsi sul banco delle vittime.
(Hostels) Regia: Eli Roth; soggetto e sceneggiatura: Eli Roth; fotografia: Milan Chadima; montaggio: George Folsey Jr.; musica: Nathan Barr; scenografia e costumi: Franco-Giacomo Carbone; interpreti: Jay Hernandez (Paxton), Derek Richardson (Josh), Eythor Gudjonsson (Oli); produzione: Hostel LLC, International Production Company, Raw Nerve; distribuzione: SONY PICTURES RELEASING ITALIA; origine: USA 2005; durata: 95’