IL NASCONDIGLIO DEL DIAVOLO

A poco più di un mese di distanza dall’uscita di The descent, fa capolino nelle sale italiane un nuovo film corale ambientato sottoterra, fra grotte che nascondono orribili creature predatrici. Ma a differenza dell’ottimo lavoro di Neil Marshall, Il nascondiglio del diavolo non riesce a convincere e, sicuramente, non appassiona.
Il film si basa su veri studi scientifici degli ultimi vent’anni, effettuati su specie animali sconosciute trovate nelle grotte sotto i Carpazi, in Romania (dove è ambientato il film tra l’altro). La scoperta è di straordinaria importanza anche perché questa sarebbe la dimostrazione dell’esistenza di specie viventi (batteri) che formano un micro-sistema nel sottosuolo basato sulla chemiosintesi (nutrimento tramite l’energia chimica sottratta agli altri materiali circostanti; lo zolfo, in questo caso). Il regista parte da presupposti scientifici per raccontare la storia di un gruppo di speleologi subacquei chiamati ad esplorare grotte ed effettuare ricerche nelle acque dei fiumi sotterranei che scorrono tra di esse. La spedizione si imbatte però in ferocissime creature volanti, che fanno fuori la maggior parte dei presenti, infettandone un paio con le ferite provocate dai loro artigli appuntiti. Il parassita trasmesso danneggia il sistema nervoso, provocando una mutazione che rende aggressivi e feroci gli infettati. Nel frattempo i partecipanti della spedizione cercano disperatamente una via d’uscita.
Anche se si tratta del suo primo lungometraggio come regista, Bruce Hunt, non è di certo uno sprovveduto, data sua esperienza come ‘second unit director’ nella trilogia The Matrix e in Dark City. Le pecche del film, spettacolare dal punto di vista visivo, complici non solo la maestria di Hunt ma anche l’uso di una buona fotografia (compresa quella subacquea) e di suggestive scenografie, sono da ricercare nella sterile sceneggiatura e, conseguentemente, nella direzione degli attori. Ne Il nascondiglio del diavolo si tenta un mix di horror, fantascienza e avventura, ma le trovate non riescono mai ad essere originali: il mostro volante ricorda molto Alien (alla guida degli effetti speciali vi è difatti il premio oscar per il film di Scott, Nick Allder); le soggettive del mostro sono ‘prese in prestito’ da Predator, mentre l’ambientazione acquatica rimanda a Leviathan. Per quanto riguarda la costruzione della suspense, l’effetto sorpresa e il senso di claustrofobia attanagliante, fattori che ci hanno fatto apprezzare The Descent, il film non raggiunge nessun obiettivo soddisfacente. Non buona la prova degli attori, specialmente quella del protagonista Cole Hauser, che non riesce a conferire equilibrio e credibilità al suo personaggio, diviso tra il bene della comitiva e lo strazio interiore provocato dal parassita.
Un lavoro quindi dal ritmo altalenante, che annoia nei dialoghi tanto quanto diverte nei momenti in cui il regista si lascia andare e, tramite l’ausilio di riusciti effetti digitali e di un montaggio frenetico, riesce a costruire appassionanti sequenze d’azione, le quali però non sono sufficienti a tenere in piedi una trama esile e, soprattutto, la prevedibilità di un finale che vorrebbe essere a sorpresa.
Una curiosità: negli Stati Uniti il film è uscito come The cave, titolo sicuramente più accattivante de Il nascondiglio del diavolo, il quale, oltre a dare l’idea che la pellicola sia una parodia del cinema horror, manda fuori strada lo spettatore, poiché non c’è traccia di creature venute dagli inferi né di demoni nel lavoro di Hunt. In Italia non è certo la prima volta che si stravolge un titolo per esigenze commerciali ma stavolta, francamente, non ce n’era davvero bisogno.
[Dicembre 2005]
Cast & Credits:
The cave
Regia: Bruce Hunt; sceneggiatura: Michael Steinberg, Tegan West; fotografia: Ross Emery; montaggio: Brian Berdan; effetti speciali: James Mcquaide, Payam Shohadai, Fantasy II Films Effects, Luma Pictures, Patrick Tatapoulos Design Inc.; musica: Reinhold Neil, Johnny Klimek; interpreti: Cole Hauser, Morris Chestnut, Eddie Cibrian, Rick Ravanello, Marcel Iures, Lena Headey; produzione: Lakeshore Enterteinment, Cinerenta, Medienbeteiliguns KG, Screen Gems Inc; distribuzione: Sony Pictures; origine: Ger./USA; durata: 100’.
