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In un posto bellissimo.

Pubblicato il 5 settembre 2015 da Monia Manzo
VOTO:


In un posto bellissimo.

Non è semplice rappresentare il banale, l’uomo medio, la quotidianità della "serena" e borghesissima provincia del nord. Spesso è proprio la normalità con i suoi eventi a sfuggire all’occhio del cineasta e dello sceneggiatore alla ricerca della storia "particolare" da raccontare per attirare l’attenzione delle produzioni e dei nomi delle regie altisonanti.
La "normalità" è al centro di In un posto bellissimo, film diretto da Giorgia Cerere, qui alla sua seconda regia. Questa volta però a differenza della sua opera prima, la regista ha deciso di affidare i ruoli dei protagonisti, non a dei dilettanti ma a due attori che hanno dimostrato di essere molto al di sopra della purtroppo modesta media italiana -a parte qualche rara eccezione naturalmente-: Isabella Ragonese e il bel Alessio Boni.
Entrambi hanno dichiarato in conferenza stampa di essere stati attratti e stimolati molto dai loro personaggi, la protagonista perché totalmente diversa dal personaggio che andava a interpretare (si evince che la nostra attrice possegga un carattere sicuro e volitivo) e Boni perché immediatamente rapito, durante la lettura dello script, da un uomo, il cui profilo è perennemente "basso" e il cui stato d’animo è spesso caratterizzato da una calma indifferente che gli lascia il viso inespressivo anche nei momenti più tragici della storia.
Il film può essere analizzato da due punti di vista: "la lentezza" come elemento di costruzione della verità della storia, oppure come immobilità di sentimenti stravolti da eventi che non possiamo osservare nella loro genesi, ma solo nel loro farsi.
Contrariamente a quanto avviene di solito nel cinema più commerciale, in questo film gli autori hanno comunicato tutto ciò che seppur noioso e banale accade nella vita di una normale coppia del borghese Nord Italia.
Quanti di noi avranno pensato durante la proiezione di assistere ad un banale racconto di un cinema di nicchia, dalle troppe pretese, invece poi hanno cambiato attitudine nel momento in cui ritroviamo degli elementi ricorrenti delle nostre vite: l’ipocrisia sociale di coppie senza speranza di amarsi, la ripetitività di gesti quotidiani spesso indispensabili per un equilibrio interiore e infine il cambiamento improvviso, ciò che ci ricorda che siamo vivi e che le nostre vite ci appartengono ancora.
La protagonista del film così come molte delle comunissime donne, è un’anti-eroina, ma alla fine padrona del proprio destino: dopo,aver riportato il figlio all’ex marito guida libera verso una nuova casa, in un quartiere che non è mai stato quello della sua famiglia, ma il "suo".


CAST & CREDITS

(In un posto bellissimo) Regia: Giorgia Cerere ; sceneggiatura: Giorgia Cerere e Pierpaolo Pirone; fotografia: ; montaggio: Annalisa Forgione ; musica: Donatello Pisanello ; scenografia: Giorgio Barullo; interpreti: (Isabella Ragonese), (Alessio Boni), (Piera Degli Esposti), (Paolo Sassanelli); produzione: Donatella Botti; distribuzione: Teodora Film ; origine: Italia; durata: 100’.


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