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Io vi troverò

Pubblicato il 15 agosto 2008 da Luca Lardieri


Io vi troverò

Cosa succede quando per la realizzazione di un action movie si uniscono: Robert Mark Kamen (sceneggiatore dei vari Karate Kid, Transporter, Arma letale 3), Luc Besson (presente nella doppia veste di sceneggiatore e produttore) e Pierre Morel (direttore della fotografia di Transporter e Danny the Dog) alla sua seconda prova dietro la macchina da presa dopo l’esordio, nel 2004, con l’interessante Banlieue 13? Il risultato è Taken, rapita, orribilmente tradotto in italiano con l’odioso Io vi troverò, ovvero un film alquanto banale il cui unico scopo è quello di intrattenere il pubblico offrendogli né più né meno di quello che si aspetta.
La pellicola narra la storia di un padre, ex agente dei servizi segreti, il quale dimessosi dal proprio incarico per star più vicino alla trascurata figlia diciassettenne (la bellissima Maggie Grace, meglio nota come la Shannon di Lost) si ritrova, suo malgrado, a doverla raggiungere in quel di Parigi (dove era appena giunta per trascorrere una vacanza al seguito del tour europeo degli U2) per salvarla dalle grinfie di un’organizzazione criminale che rapisce, droga e sevizia giovani donne avvenenti per venderle come prostitute a ricchi uomini d’affari. Brian (Liam Neeson) ha poco più di novanta ore per trovarla e riportarla a casa, dopodiché l’avrà persa per sempre. Un film che si ama o si odia, la cui unica velleità è quella di proporre svago allo stato puro, attraverso scene dall’alto tasso d’adrenalina, senza preoccuparsi di offrire il benché minimo colpo di scena o intreccio narrativo particolare. Una sorta di rivisitazione di Commando, il cui pregio principale è quello di scorrere abbastanza liscio fino alla fine donando “credibilità” al proprio protagonista, grazie alla bravura e alla duttilità di Liam Neeson, estremamente a suo agio nel ruolo di duro e implacabile. Ciò che invece lascia alquanto perplessi è la fotografia poco ispirata (a dir poco inguardabile) e le troppo spesso confusionarie scene d’azione, montate con estenuanti, velocissimi e continui cambi d’inquadratura (specialmente nelle lotte corpo a corpo) che rendono la visione piuttosto difficoltosa. Siamo lontani anni luce dalle atmosfere e dalle ispirate inquadrature di film come Leon o Nikita, ma anche e soprattutto da tutto ciò di buono che si era visto in Banlieue 13. Si nota ampiamente che Morel durante la propria carriera si è fatto le spalle lavorando soprattutto in film d’azione e che quindi è piuttosto avvezzo a determinate sequenze mozzafiato, ma ciò che ci lascia perplessi è l’impressione costante di trovarci di fronte ad un compitino svolto con sufficienza senza coraggio nell’osare e/o senza trasmettere la volontà di mettere in luce particolari capacità registiche.


CAST & CREDITS

(Taken), Regia: Pierre Morel; sceneggiatura: Luc Besson, Robert Mark Kamen; fotografia:Michel Abramowicz; montaggio: Frédéric Thoraval; musica: Nathaniel Mechaly; interpreti: Liam Neeson (Bryan), Maggie Grace (Kim), Framke Janssen (Lenore), Xander Berkeley (Stuart); produzione: Europa Corp.; distribuzione: 20th Century Fox; origine: Francia, 2008; durata:93’;


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