Juliette
Juliette è una venticinquenne di classe medio alta che vive i giorni grigi della crisi.
Senza un chiaro obiettivo da raggiungere nella vita, se non una passione artistica che la porta a scrivere il suo primo libro, ma non a concluderlo, Juliette vive accanto la malattia del padre e con l’attenzione della sorella che cerca di responsabilizzarla.
Tra un innamoramento e l’altro riuscirà a scegliere e a prendere una posizione sulla sua vita.
Ritratto sulla generazione y ai tempi della crisi, Juliette è l’opera prima di Pierre Goudeau, figlio del produttore Philippe Goudeau.
Il film ruota attorno alla protagonista interpretata dalla splendida attrice spagnola Astrid Bergés-Frisbey, già vista nei Pirati dei Caraibi (USA 2011), che in questo film sembra reggere molto bene la parte.
La sua figura è importante per il regista per ritrarre uno dei motivi principali presenti nelle generazioni della crisi: l’instabilità emotiva, caratteristica che non può non essere che la diretta conseguenza di quella sociale.
L’enorme tempo libero raccontato dalla protagonista (i giochi nei parchi, le partite di pallone, gli scontri accessi con gli amanti) non risultano semplici elementi drammaturgici per delineare il ritratto privato della protagonista.
Sono espressione di quello che la generazione ai tempi della crisi vive ogni giorno. L’uscita da questo dipende dall’individuo e dalla capacità di essere sostenuto da affetti e motivazioni.
E se Juliette riesce attraverso quello che le è più vicino (la scrittura) forse un motivo ci sarà.
Montaggio ellittico, una fotografia estremamente luminosa e una colonna sonora accattivante sono elementi stilistici di questa opera prima che forse sopperiscono ad una mancanza di vera propria azione presente nella sceneggiatura. Ma malgrado questa prova di mestiere, la commedia-drammatica convince e non annoia.
(Juliette); Regia: Pierre Godeau; sceneggiatura: Pierre Godeau, Saskia de Rothschild; fotografia: Muriel Cravatte; montaggio: Thierry Derocles, Pierre Godeau, David Dan; musiche: Valérie Lindon pour Ré Flexe Music; interpreti: Astrid Bergés-Frisbey, Féodor Atkine, Yannik Landrein, Elodie Bouchez; produzione: LW Production origine: Francia, 2013; durata: 81’;