La minaccia arriva da un Cavaliere imprigionato nell’Universo da cinquecento anni e un tempo fedele condottiero. Pretesto questo per ricreare l’alcova originale, quel nucleo intimo che riconfigura, rigenera l’eroe per la nuova, luccicante sfida.

Po, il Guerriero Dragone, è ormai stato scelto per insegnare il kung fu agli altri Maestri. Lo ha stabilito Ogway e lo ha compreso Shifu. Lo status quo viene però, classicamente, scardinato dall’arrivo sulla terra dell’avido Kai, il guerriero un tempo fedele compagno di Ogway. Kai sta prendendo il Chi di tutti i Maestri della Cina e attende solo di sfidare Po. Quest’ultimo troverà la forza per combattere nel suo passato, tra i Panda.

La struttura è classica e suegue i canovacci dei precedenti episodi. Il "Castello" da proteggere, Giada, la minaccia esterna, Kai, e la forza interiore per sconfiggere il nemico, Po che ritrova suo padre e la comunità dei Panda. A ciò si aggiungono codici visivi, emozionali, relazionali che abbiamo già fatto nostri sin dal primo episodio del 2008. Il ritmo narrativo è buono, esaltato dai continui split screen, mentre la sceneggiatura presenta qualche falla nella parte finale del secondo atto, prima della grande sfida. Grande vivacità visiva viene fornita dal nuovo villaggio dei Panda, che "scrosta" l’immaginario ormai statico di Giada.

Un cartone animato che mantiene la doppia mission referenziale per bambini e adulti presentando tuttavia invenzioni, collegamenti, tematiche più fiacche rispetto al passato.