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La Duchessa

Pubblicato il 25 dicembre 2008 da Salvatore Salviano Miceli


La Duchessa

La storia che Amanda Foreman racconta nel suo libro, vincitore del premio Whitbread per la migliore biografia nel 1997, è quella della duchessa Georgiana Spencer, moglie, sin dalla tenera età, del più anziano e contraddittorio Duca del Devonshire e donna tra le più ammirate, per eleganza, coraggio e umanità, del ‘700.
Saul Dibb, regista del film, non si discosta tanto dalla originaria fonte letteraria, limitandosi a portare sullo schermo la vita e le vicende del personaggio con estrema attenzione per la ricostruzione storica, trovando congeniale una messa in scena elegante, supportata da una sceneggiatura assai ben scritta. Il merito principale della pellicola si rintraccia proprio nel non sottostare rigorosamente ad un semplice (e spesso un po’ noioso) progetto biografico. È sì un ritratto, La Duchessa, di un periodo storico e della sua classe aristocratica, ma prima di tutto affascina per la genuinità e l’intelligenza di un racconto che trascina e diverte anche chi non impazzisce per film in cui vestiti d’epoca e parrucche la fanno da padroni.
Un peso importante per la riuscita del film lo giocano, oltre la già citata sceneggiatura, sicuramente gli interpreti. Keira Knightley presta il volto alla protagonista. L’eleganza e la grazia insite nel personaggio non faticano a venire fuori attraverso le delicate fattezze dell’attrice, sempre più convincente in ruoli in cui è fondamentale riuscire a giocare con l’incontro/scontro di sfumature di vario colore. La Knightley si mostra calda e appassionata quando il copione lo impone per poi lasciare libero sfogo all’arguzia ed alla feroce e amara ironia che allo stesso modo appartengono al carattere della giovane Duchessa. Funziona altrettanto bene la recitazione di Ralph Fiennes nei panni del marito, nobile maturo e povero di sentimenti alla disperata e tenace ricerca di una donna in grado di dargli il sospirato erede. Fiennes non teme di esporre al ridicolo il suo personaggio mostrandone i lati caratteriali più paradossali e dando così credibilità ad un Duca talmente irritante da risultare quasi divertente.
Particolare che ha contribuito non poco a generare una certa curiosità sulla pellicola è la parentela, piuttosto lontana a dire la verità, tra la protagonista e Diana. Entrambe Spencer di cognome, Georgiana era una prozia della famosissima Lady D. Colpiscono, questo è vero, certe analogie. Ambedue, infatti, vittime di un matrimonio non proprio felice e amatissime dal popolo e dalla stampa sono state in grado di diventare icone del proprio tempo.
Film ben costruito e ben girato che assicura un ottimo intrattenimento. Altro pregio, questo davvero importante, è la durata. I 110 minuti di proiezione, infatti, pur non essendo pochissimi restano comunque un esempio da seguire in un periodo in cui le pellicole superano spesso, a volte ingiustificatamente, le due ore.


CAST & CREDITS

(The Duchess) Regia: Saul Dibb; soggetto: tratto dal romanzo Georgiana di Amanda Foreman; sceneggiatura: Jeffrey Hatcher, Anders Thomas Jensen, Saul Dibb; fotografia: Gyula Pados; montaggio: Masahiro Hirakubo; scenografie: Michael Carlin; Costumi: Michael O’Connor musiche: Rachel Portman; interpreti: Keira Knightley (Georgiana), Ralph Fiennes (Duca di Devonshire), Charlotte Rampling (Lady Spencer), Dominic Cooper (Charles Grey), Hayley Atwell (Bess Foster); produzione: Pathé UK, Pathé Renn, Bim Distribuzione; Distribuzione: Bim; origine: UK, Francia, 2008; durata: ‘110


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