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Venezia 73 - Le ultime cose

Pubblicato il 8 settembre 2016 da Filippo Baracchi

VOTO:

Venezia 73 - Le ultime cose

Carlo Cresto Dina è un produttore attento agli esordi nel cinema italiano (pensiamo a Le Meraviglie e al recente Frauelein). Questa volta decide di far debuttare una giovanissima regista (classe 1986), ma non con risultati contrastanti.
Il lungometraggio infatti si fonda su un tema per nulla banale, che forse ci aspetteremo vedere in qualche film tv (ma nella televisione nazionale di qualche tempo fa, visto l’impostazione fortemente sociale): il Banco dei Pegni è una realtà sconosciuta o rimossa in Italia, realtà che potrebbe essere invece facilmente identificata con i molteplici "Compro Oro" che popolano le diverse città italiane. Infatti questa istituzione è una "banca degli oggetti" che vive di questi e sulle persone che sono costrette ad indebitarsi.

Siamo a Torino. Sandra, Stefano sono due giovani più o meno coetani che si incontrano al Banco. Sandra cerca di dare in pegno una pelliccia, forse rubata, di cui si vuole disfare. Stefano è un impiegato del Banco appena assunto. Sandra come tante persone che popolano questa banca ha forse bisogno di far fronte alla crisi e al difficile momento che vive ogni giorno.

Irene Dioniso che ha inagurato con il suo film la 31. Settimana della Critica di Venezia è sensibile nel mettere in scena questa storia e ancora più attenta a ritagliare delle storie reali, frutto tra l’altro di una lunga ricerca sul campo.
Malgrado una messa in scena che ricorda per la scelta degli attori il maestro Marco Bellocchio, di cui la regista è stata allieva, la pellicola rischia, però, spesso di appiattirsi su una rappresentazione più teatrale e testuale che autenticamente cinematografica. La storia di Sandra e Stefano, malgrado un inizio originale, stenta a staccarsi dal privato. Soltanto quando compaiono delle storie reali come quella di Michele, il pensionato o della giovane madre costretta ad indebitarsi, la poetica della regista ci sembra esprimersi con maggiore compiutezza.
Attendiamo, allora, gli esiti di una prossima opera seconda con curiosità e interesse.


CAST & CREDITS

(Le ultime cose); Regia: Irene Dionisio; sceneggiatura: Irene Dionisio; fotografia: Caroline Champetier; montaggio: Aline Hervé); musica: Matteo Marini, Gabriele Concas, Peter Anthony Truffa; interpreti: Fabrizio Falco, Roberto De Francesco, Christina Rosamilia, Alfonso Santagata, Salvatore Cantalupo, Anna Ferruzzo, Nicole De Leo, Maria Eugenia D’Aquino, Margherita Coldesina, Matteo Polidoro; produzione:Tempesta film, Rai Cinema; origine: Italia-Francia-Svizzera, 2016; durata: 85’;


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