Lung Neaw Visits his Neighbours

Notizie da un mondo che rischia di sparire. Così potrebbe chiamarsi il documentario del thailandese Rirkrit Tiravanija, Lung Neaw Visits his Neighbours. Il film è un resoconto dettagliato di appena un paio di giorni della vita del coltivatore di riso thailandese Lung Neaw: dalla spesa al mercato la mattina quando ancora non è sorto il sole alla semina dei campi. Dagli incontri con i parenti e i vicini del titolo alle preghiere con i monaci buddisti e agli unici momenti di intrattenimento e riposo in compagnia di una radiolina scassata da cui ascoltare un po’ di musica.
La macchina da presa segue gli spostamenti del “protagonista”, spesso da vicino e alle volte trattandolo alla stregua di un semplice elemento del paesaggio, o magari lasciandolo fuori dal campo per concentrarsi sui particolari della natura. Il film è quasi muto: Lung Neaw nelle sue peregrinazioni è perennemente solo, ad eccezione dei momenti in cui si incontra con alcune persone del suo villaggio. Il regista non proibisce le interazioni dei suoi personaggi con la macchina da presa, lascia che la osservino, se la indichino a vicenda, che ne parlino. Che la mettano insomma in mostra in quanto corpo estraneo piuttosto che assorbirla in una forzata pretesa di non accorgersi dell’occhio che osserva.
Questo mondo arcaico per i nostri occhi occidentali, in contatto con la natura e dipendente da essa, è minacciato dall’incombere di una modernità globalizzata che mette a rischio gli equilibri naturali e tende a livellare tutto ciò che non si conforma alla società industriale e tecnologizzata. Il pericolo che aleggia su queste parti di mondo non è però dichiarato esplicitamente dal film, se non nei titoli dei capitoli in cui l’opera è suddivisa, come ad esempio “l’umanità ha i giorni contati”. Il mondo globalizzato e uniforme delle grandi città resta visivamente fuori dall’orizzonte del film, e non viene mai chiamato in causa esplicitamente. Restano appunto solo i titoli e qualche sporadica conversazione del protagonista – che parla con un monaco della scomparsa degli alberi a causa della deforestazione - ad evocare un cambiamento che fino ad ora, nell’angolo di mondo in cui vive Lung Neaw, è sempre rimasto al di fuori del ciclico ripetersi del tempo e degli eventi che regola questa società contadina. La globalizzazione, l’inquinamento, la perdita delle tradizioni e del rapporto con la natura sono un “nemico alle porte” evocato senza mai essere mostrato, come ci si trovasse sulla diligenza assediata da invisibili indiani in Ombre rosse.
E l’occhio della macchina da presa accarezza questo “giardino” dall’apparenza incontaminata, facendone un’apologia che è già quasi nostalgia di un mondo perduto.
( Lung Neaw Visits his Neighbours) Regia: Rirkrit Tiravanija; origine: Thailandia, Messico; durata: 150’.
