X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



Mammuth

Pubblicato il 28 ottobre 2010 da Giovanella Rendi


Mammuth

Dopo il passaggio in concorso al Festival di Berlino, esce nelle sale italiane il nuovo film del duo Benoît Delépine-Gustave Kervern, già autori della commedia nerissima e irresistibile Louise-Michel. Al centro della vicenda c’è uno stolido macellatore, soprannominato non a caso Mammuth, costretto alla ricerca di documenti sulle sue precedenti attività lavorative al fine di mettersi in regola con la pensione. Interpretato da un Gerard Depardieu più enorme del solito, con una lunga e bionda capigliatura e abbigliato alternativamente da motociclista o con lunghi caftani dai colori improbabili, si congeda momentaneamente dalla moglie cassiera di supermercato a rischio di licenziamento e si lancia in un viaggio nel suo passato. In qualsiasi altro film tutto questo si trasformerebbe in una prevedibilissima avventura dello spirito, ma dal momento che in cabina di regia ci sono Delépine&Kervern, la suddetta avventura si tinge di surreale e di umorismo nero: Mammuth incontra becchini canterini, buttafuori innamorati di manichini, prostitute ladre con gambe ingessate. In questa corte dei miracoli, delirante ma perfettamente ignara della sua assurdità, spicca la tenera e sciroccata nipotina Miss Ming, unica a vedere in Mammuth delle potenzialità umane che il mondo gli ha sempre negato. “Sai perchè non sei riuscito a combinare niente?” gli chiede abbastanza affettuosamente uno dei suoi conoscenti di gioventù dopo un serrato interrogatorio in cui lo costringe a ripercorrere la sua fallimentare esistenza “perchè sei un idiota, un idiota e basta”. E forse proprio nel fatto che Mammuth sia solo un innocente idiota incapace persino di negare la sua idiozia, che il film non riesce perfido e acuminato come Louise-Michel: la verità è che i suoi personaggi non sono abbastanza incattiviti, né ci sono esilaranti rivelazioni sulla loro vera natura. Non basta il fantasma di una donna con gli occhi allucinati e il volto striato di sangue che sempre accompagna Mammuth (interpretata da una rediviva e piuttosto botulinata Isabelle Adjani) a conferire al film la patente di commedia nera, né si può fare esclusivamente affidamento sulla fisicità di un Depardieu dalle risorse un po’ limitate, più che altro abbastanza attonito, mentre il ruolo della moglie è affidato a Yolande Moreau, purtroppo più simile alla portinaia di Amelie che a Louise-Michel.
La sensazione è che Delépine&Kervern stiano cominciando a fare film à la Delépine&Kervern, senza peraltro avere a loro attivo una filmografia sterminata. C’è da dire che dopo aver messo in scena ex contadini paraplegici, rapinatori sordomuti e transessuali di tendenze omicide alle prese con le più incredibili vicende, lo spettro delle possibilità di cogliere di sorpresa lo spettatore si riduce sensibilmente e allora si vira su facili eccessi.


CAST & CREDITS

(Mammuth) Regia: Benoît Delépine e Gustave Kervern; Sceneggiatura: Benoît Delépine e Gustave Kervern; Fotografia: Hugues Poulain; Montaggio: Stéphane Elmadjian; Interpreti: Gérard Depardieu (Mammuth),Yolande Moreau (Catherine), Isabelle Adjani (Dama in bianco), Miss Ming (La nipote), Anna Mouglalis (la simulatrice) ; Produzione : GMT Productions; Distribuzione: Funny Balloons; Origine: Francia 2010; Durata: 90’


Enregistrer au format PDF