Maschi contro femmine - incontro con Fausto Brizzi e il cast

Sono in tantissimi alla conferenza stampa di Maschi contro femmine, il nuovo film di Fausto Brizzi. Del resto il cast è nutritissimo, e fitto di volti famosi. Al centro di un’enorme fila di sedie c’è lui, il regista, Fausto Brizzi, con la barba incolta ed il viso disteso e sorridente. Indossa una t-shirt con il volto di Gig robot d’acciaio e alla sua destra è seduto Fabio De Luigi. Dall’altra parte Paola Cortellesi e via via tutti gli altri, da Pannofino a Vaporidis, da Carla Signoris a Giuseppe Cederna, da Alessandro Preziosi a Lucia Ocone, da Paolo Ruffini a Giorgia Wurth, fino a Chiara Francini, Sarah Felberbaum e Francesco Baccini, autore della canzone che apre il film. Che esce il 27 ottobre, di mercoledì, in 600 copie, prima che a febbraio esca il contro film, una specie di sequel diretto dal regista stesso e intitolato Femmine contro maschi. Distribuito però da Medusa, mentre questo è distribuito da 01 distribution, ovvero dalla Rai. Anomalia distributiva che desta una certa curiosità, dovuta ad un contratto in esclusiva che Ficarra e Picone, piccola parte per loro nel primo film, molto più grande nel secondo, avevano con Mediaset. Il tema dominante di una conferenza meno divertente e interessante di un film che invece ha molto ritmo, brio e garbo, e fa anche molto ridere, è quanto sia bello lavorare con Brizzi. Descritto dagli altri del gruppo come uomo semplice e protettivo, geniale e disponibile, bravissimo. Insomma, il regista perfetto, che ha scritto il suo quarto film con Massimiliano Bruno (per lui anche una piccola esilarante parte nel film) e Marco Martani, oltre che con la scrittrice Pulsatilla. Brizzi spiega come è nato il progetto:
Fausto Brizzi: abbiamo lavorato con Pulsatilla, chiacchierando tanto e mettendo insieme un sacco di materiale. Tanto che alla fine abbiamo deciso di fare due film. Li abbiamo girati insieme, e se nel primo fanno una figuraccia i maschi, nel secondo mettiamo alla berlina le donne. Nel primo film ci sono attori che recitano in ruoli marginali, mentre saranno potagonisti nel secondo. Viceversa per i protagonisti di questo primo film, che nel secondo avranno ruoli più piccoli.
Il film inizia con una citazione di Troisi, dal film Pensavo fosse amore invece era un calesse. Quanto ti ha influenzato quel film mentre giravi questo?
Brizzi: Molto. Così come ho pensato molto a Nuti. Loro due sono stati un punto di riferimento importantissimo per questo mio nuovo film.
Una domanda per Paola Cortellesi e Fabio De Luigi. Voi avete lavorato in molte commedie. Oggi su che livelli siamo? E la commedia può aiutare il cinema in un momento di crisi? Cioè, se un film commerciale va bene, i produttori possono rischiare facendone un altro, anche promuovendo nuovi esordi?
Paola Cortellesi: Assolutamente si. una buona commedia che va bene in sala è un ottimo punto di partenza. Ed è un bene che ciò accada. Abbiamo un gran bisogno che le buone commedie si facciano ed incassino. Poi non lo so com’è la commedia, oggi, in generale. So che quelle di Fausto sono belle perché comiche e mai volgari.
Fabio De Luigi: I film commerciali che vanno bene aiutano, eccome. Per fortuna, mi pare, ci si pone sempre meno il problema di fare il film solo per incassare e invece noto che si cerca di fare cose intelligenti. Le barriere si stanno rompendo e vedo anche che c’è meno paura di "sporcarsi le mani" da parte degli "impegnati". Fausto, a proposito, è un grande catalizzatore di talenti trasversali.
Alessandro Preziosi, com’è stato lavorare con Brizzi, per la prima volta in un ruolo comico?
Alessandro Preziosi: E’ stato bello perché con lui ci si lascia andare con onestà e leggerezza.
P.Cortellesi: Preziosi è bravissimo, e quindi va bene per ogni ruolo. Sia comico che drammatico.
C’è una sequenza del film girata in alto mare, con i protagonisti che tentano di bloccare la caccia alle balene. Com’è stata girata quella scena?
Brizzi: è stata girata dal vero al largo di Ancona. Ruffini non sa neanche nuotare e me lo ha detto solo mentre giravamo. Faceva molto caldo e dopo c’è stato un gran lavoro di post produzione. Anche le scene con le partite di pallavolo sono girate dal vero. Giorgia (Wurth) si è allenata per tre mesi con la nazionale italiana di pallavolo.
Un domanda per tutto il cast: ci raccontate il vostro personaggio?
Ruffini: il mio personaggio è un cazzarone, un cupido sui generis che ha note discutibili ma anche divertenti. Fausto vuole far star bene le persone che lavorano con lui. Io sono stato molto bene, e lo voglio ringraziare per questo.
Chiara Francini: Io sono stata molto felice di prendere parte al film. Fausto è un po’ paperino e un po’ superman. E’ stato un po’ come andare al lunapark. Nel film sono una ragazza lesbica che si innamora della stessa ragazza di cui si innamora il suo migliore amico, una situazione non semplice ma anche comica
Sarah Felberbaum: Francesca, il mio personaggio, è confusa, e forse un pò stronzetta. Non sa decidere tra il ragazzo e la ragazza e alla fine ne paga le conseguenze.
Giuseppe Cederna: Il mio personaggio è un romantico innamorato, ma anche un uomo concreto che ha delle cose dentro e alla fine le tira fuori.
Nicolas Vaporidis: Andrea, il mio personaggio, che è poi il figlio di Pannofino, deve competere con una donna per un’altra donna. Una cosa che nella vita non mi è mai capitata. Mi è piaciuto il gruppo che si è creato in questo film, è il più corale di quelli che ho fatto con Brizzi. Fare film corali aiuta, è un’attrattiva in più per il pubblico.
Pannofino: Sono il presidente di una squadra di pallavolo e sono la dimostrazione di quanto gli uomini siano coglioni. Mi faccio beccare con una mia giocatrice. Sono contento anch’io di com’è andata sul set. Mi unisco al coro.
Lucia Ocone: Io sono monica, una neomamma alla prima gravidanza. Ne va il sesso, non facciamo sesso da un anno con mio marito (Fabio De Luigi). Bello il clima sul set di questo film, che non è solo una commedia ma è un film di fantascienza, al limite un fantasy, perché ditemi dove esiste nella realtà un personaggio come quello di Cederna...
Paola Cortellesi: sono una donna rigorosa, un po’ bacchettona, idealista, ecologista. Una che non sopporta gli uomini piacioni e sciupafemmine, e poi si innamora di uno così... Lavorare con Fausto è molto bello. Ci siamo divertiti, sembrava la gita delle medie con la ridarola generale.
De Luigi: Faccio il casino (tradisco mia moglie) e non sono grado di affrontae il problema. Questo è molto maschile....
Signoris: Nicoletta è una che va in crisi per le cose che le succedono e pensa di poterla risolvere con la chirurgia. Poi capisce come uscirne, specchiandosi in un uomo che l’apprezza per quello che è. Un uomo che le toglie le rughe dal cervello e dal cuore, che sono quelle più pericolose.
Giorgia Wurth: La fotografia di Montarsi è ottima, lo voglio ringraziare, così come il lavoro di scenografia di Maria Stilde Ambruzzi e i costumi di Monica Simeone. Ringrazio anche tutta la federazione italiana di pallavolo e la suadra del Novara. Tra l’altro ora iniziano i mondiali e volgio fare gli auguri all’Italia. Nel film sono una forte giocatrice di pallavolo che si innamora del suo allenatore (De Luigi) e riesce a diventarne l’amante. Ma le cose non andranno come lei sperava.
Baccini, come ha costruito la canzone?
F. Baccini: Fausto mi ha telefonato e mi ha fatto la proposta. Gli ho chiesto il titolo del film, non la sceneggiatura. Di solito non lo faccio, non riesco a comporre su commissione. Ma il titolo del film mi ha ispirato, ed ecco che il film inizia con la mia canzone.
Ultima domanda per Brizzi: che cinema ami?
Brizzi: Amo Ritorno al futuro, così come vorrei tanto aver girato Grease. Mi piacciono i film che hanno sentimento, spettacolarità e provocano qualche sorriso. Vorrei ringraziare però Lucisano di avermi fatto girare Notte prima degli esami, senza il quale non saremmo qui oggi. Questa è una commedia fatta con molti mezzi, più di quelli di allora.
