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MIA MOGLIE E’ UN’ATTRICE

Pubblicato il 11 febbraio 2003 da Giovanna Quercia


MIA MOGLIE E' UN'ATTRICE

Avete mai pensato quale condizione infernale sia veramente quella del marito di un’attrice di successo? Se l’interrogativo vi attanaglia non andate a vedere Mia moglie è un’attrice perché non vi svelerà altro che piccoli dettagli trattati quali pesantissimi dazi (cose tipo dover aspettare mentre lei firma autografi, etc.), o banalissime gag circa l’ovvia gelosia per l’intimità - finta o vera poco importa - che lei è costretta a condividere con il partner nelle scene di sesso. La commedia diretta, sceneggiata e recitata da Yvan Attal (marito di Charlotte Gainsburg anche nella vita) stupisce per l’insistenza con cui torna continuamente sulle stesse situazioni, solo leggermente variate: le precipitose fughe del protagonista alla stazione dove parte il rapido Parigi-Londra che lo porta sul set della moglie, la beata nonchalance che l’attrice oppone ai lamentosi interrogatori di lui, i disastrosi sfoghi con gli occasionali compagni di scompartimento, le incomprensioni al telefono... per non parlare della pretestuosa sottotrama costituita dalle liti della sorella ebrea con il marito circa l’opportunità di far circoncidere o meno il figlio in gestazione. Entrambe le situazioni non fanno che reiterarsi alternatamene per l’intera durata del film senza rinforzarsi a vicenda e senza alcun punto di contatto se non quello, davvero esile, di rappresentare entrambe delle ossessioni. Indubbiamente il rimando cercato è quello a Woody Allen, esplicitamente citato nel piano sequenza iniziale intorno al tavolo dove cenano le due coppie, ma non è il caso di approfondire il paragone. Di qualche interesse rimangono le sequenze del film nel film, dove Charlotte Gainsburg e Terence Stamp interpretano non senza intensità gli imbarazzi e i turbamenti, veri, che accompagnano i presunti momenti di finzione. Ma la digressione non è contemplata dal copione, meglio “farsi due risate” con il nostro moderno Otello costretto - vendetta suprema! - a portarsi a cena la più scema delle colleghe di lavoro.

[febbraio 2003]

Regia: Yvan Attal. Sceneggiatura: Yvan Attal. Fotografia: Remy Chevrin. Montaggio: Guy Bensley. Musica: Brad Mehldau, Joe Strummer. Interpreti: Charlotte Gainsburg, Terence Stamp, Yvan Attal. Produzione: Centre National de la Cinématographie/Katharina/Le Studio Canal+/Renn. Productions/TF1 Films Productions. Origine: Francia 2001. Durata: 95’. Distribuzione: Lucky Red.

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