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Naissance des pieuvres - Concorso - Tff 2007

Pubblicato il 3 dicembre 2007 da Giampiero Francesca


Naissance des pieuvres - Concorso - Tff 2007

“Le piovre sono animali che con i loro tentacoli si avvinghiano come la sensazione che si prova nello stomaco quando ci si innamora le prime volte”. Con queste parole Céline Sciamma, regista di Naissance des pieuvres ( La nascita delle piovre), presenta la sua opera prima.

Come è facile intuire dalle parole della regista ci troviamo di fronte ad un teen movie. Che questo provenga dall’estremo oriente, dalla patria della politique des auteurs o dalla commerciale America poco importa. Un teen drama è un teen drama. Primi amori, primi baci (titolo, per altro, di uno fra i più fortunati serial adolescenziale d’oltralpe), primi conflitti con la propria immagine, con il proprio corpo che cambia, prime delusioni e lacrime, lacrime a profusione. Non sono comunque solamente queste le ragioni che accomunano molte pellicole di questo genere a la Naissance des pieuvres. L’assenza assoluto dei genitori, e, più in generale, dell’universo degl’adulti, la scelta di un linguaggio giovanile ma al tempo stesso curato e, spesso, ben tornito (tipica del teen drama post Dawson’s creek), il riferimento ad un universo scolastico e giovanile (in questo caso accanto ai corridoi del liceo c’è la piscina del nuoto sincronizzato) sono tutti topoi del genere. Il tentativo della regista di raccontare un momento della vita estraendolo dal contesto, “All’inizio potrebbe apparire un America Pie o un Billy Elliott con il nuoto sincronizzato […] ma non ci sono telefoni cellulari e i ragazzi non usano quella lingua giovanile tipica di questi film”, risulta così un semplice tassello europeo facilmente inseribile all’interno del genere. Se infatti pochi sono i punti di contatto con il film di Paul Weitz, (per altro molto più comedy che drama), ad esclusione della presenza di tre protagoniste simili per statura narrativa (la bruttina, la bella e l’indecisa), molte sono le congruenze riscontrabili con pellicole precedenti come, ad esempio, Incrocio d’amore di Chih-yen Yee. Ciò che avvicina le due pellicole è, in primis, la scelta di porre al centro del triangolo amoroso, elemento immancabile per ogni teen drama, l’amore saffico fra due delle protagoniste, tabù ormai sdoganato da anni anche fra adolescenti. Oltre però a quest’evidente punto di contatto la simbologia ricorrente e lo stile utilizzato pongono i di film su di un paino molto prossimo. La piscina, le strade notturne deserte sono ambientazioni comuni alle due opere che trasmettono lo stesso senso di incomprensione e solitudine. Una rappresentazione fisica, una metafora dello stato d’animo delle protagoniste. Resta comunque un teen movie ben costruito, scritto e diretto con semplicità. In un momento in cui proliferano pellicole di questo genere di bassa qualità trovarne di interessanti è sempre un piacere



Giampiero Francesca


CAST & CREDITS

(Naissance des pieuvres); Regia e sceneggiatura: Céline Sciamma; fotografia: Crystel Fournier; montaggio:Julien Lacheray;interpreti: Pauline Acquart (Marie), Louise Blachère (Anne), Adele Haenel (Floriane), Warren Jacquin (François); produzione: Les Productions Balthazar; origine: Francia, 2007; durata: 85’


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