X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



No Problem

Pubblicato il 13 ottobre 2008 da Giampiero Francesca


No Problem

Fra le usanze cinematografiche italiane degli ultimi anni un posto d’onore lo meritano sicuramente Panariello, Rubini e Salemme. Un tiro, quello assortito per l’ultima fatica del regista napoletano, No Problem, che mette insieme caratteri assai diversi fra loro, attori da sempre caratterizzati da una comicità, da un’anima immediatamente riconducibile ad un preciso contesto socio-geografico.

Ed è proprio su questa diversità che sembra puntare il regista/attore Salemme, attraverso una costruzione narrativa che affianca, senza mai sovrapporre, le diverse anime degli attori in scena. Panariello può così giocare, grazie alla schizofrenia del suo alter ego filmico, ad interpretare i diversi caratteri di un’intera carriera, mescolando tic, trovate, gesti e battute di tutto il suo repertorio. Accanto a lui Sergio Rubini lascia i panni d’autore e ritrova il gusto di divertirsi, soprattutto attraverso un uso storpiato della lingua italiana che, al tempo stesso, riecheggia il suo dialetto d’origine e crea una lunga serie di battute, non sense e giochi di parole. Il tutto a cornice di della tipica comicità di Salemme. Un modo di stare in scena, di fra ridere, certamente non molto innovativo ma sicuramente mai volgare, pregio da non sottovalutare nell’epoca dei cinepattoni.

L’attore/regista inserisce questo trio all’interno di una vicenda quasi metacinematografica, incentrata sulla vita della truope e degli attori di una fiction televisiva. Una commedia che diviene così, in modo probabilmente involontario, un piccolo segnale d’allarme verso un cinema sempre più spesso televisivo. Una realtà in cui la distanza fra piccolo e grande schermo sembra sempre più assottigliarsi, livellandosi, purtroppo, verso il basso.

Un film dunque certamente gradevole, che si lascia sfuggire, proprio a chiusura della pellicola, l’opportunità di un appetitoso finale, propriamente cinematografico e decisamente poetico, per lasciarsi andare ad un happy end didscalico e non all’altezza del resto della pellicola.


CAST & CREDITS

(No Problem); Regia: Vincenzo Salemme; ;sceneggiatura: Ugo Chiti, Vincenzo Salemme; fotografia: Giuseppe Lanci; montaggio: Luca Montanari ; musiche: Gigi D’Alessio; interpreti:Vincenzo Salemme, Giorgio Panariello, Sergio Rubini, Aylin Prandi; produzione: Medusa Film con la collaborazione di Sky; distribuzione:Medusa Film; origine: Italia, 2008; durata: 98’


Enregistrer au format PDF