PAROLA DI ZVYAGINTSEV
METAFORE. Meno di tutto vorrei che il mio film fosse analizzato da un punto di vista psicanalitico o simbolico. Nel primo caso i temi non mancano ma il mio rapporto con la coscienza dell’uomo è di tipo religioso. Come dire, mi interessano i problemi “dalla cintola in su”. Riguardo al simbolo penso che quando appare, nel cinema, interrompa il poema del film, la sua vita. La natura del cinema è fluida e il simbolo, adatto alla poesia, la interrompe. Se vuole, lo spettatore può scegliere quale metafora attribuire al mio film. Io non ne voglio parlare: voglio lasciare lo spettatore tranquillo davanti al film.